Cronaca

Treni, Fontana illustra il 'modello parigino': tratte regionali gestite da Trenitalia

Gestione separata del servizio ferroviario, tra Regione e Trenitalia. Trenord completamente partecipata da Ferrovie Nord Milano, che gestirà le tratte suburbane e Trenitalia che si occuperà di quelle regionali, quindi quelle che più interessano i pendolari cremonesi. Queste le principali linee di indirizzo annunciate – e ampliamente anticipate nei giorni scorsi –  dal presidente Attilio Fontana questa mattina in consiglio regionale. Fontana ha parlato di una nuova governance per la società partecipata dalla holding regionale Ferrovie Nord Milano, Trenord appunto, che vede sempre più in bilico l’amministratore delegato Cinzia Farisé. Il governatore ha anche annunciato la prossima chiusura degli attuali contratti di servizio.

Come scrive l’agenzia di stampa regionale Lombardia Notizie, “il modello è quello parigino. L’obiettivo garantire gli investimenti per i nuovi treni e migliorare la qualità del servizio. La strada quella di gestire separatamente il trasporto ferroviario regionale. Queste, in sintesi, le ‘punte’ della stella polare indicate dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, per ridare dignità al servizio ferroviario regionale. ‘Ieri sera – ha detto intervenendo in apertura della seduta consigliare – ho incontrato l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini, e abbiamo condiviso gli step per dare ai nostri pendolari treni più moderni e confortevoli e linee più efficienti. Questo è quello che ci interessa’.

DUE IMPRESE PER GESTIRE IL SERVIZIO Trenitalia – continua Lombardia Notizie – ieri ha confermato di essere d’accordo nel ripartire in maniera differente le quote di Trenord, in modo che a valle dell’operazione – per incentivare gli investimenti e creare una sana competizione – possano operare due diverse imprese ferroviarie: una controllata da FNM e una da Trenitalia.

I TEMPIPer perfezionare questo passaggio, si stima un arco temporale che va da oggi a fine anno, perchè vuol dire “che la Regione – ha spiegato Fontana – come Ente regolatore deve andare a stipulare due contratti di servizio differenti. E il tutto deve avvenire sotto l’egida dell’Authority per i trasporti.

Sotto il profilo regolatorio, si attua un regime di competizione virtuosa, articolando il servizio regionale in due distinte imprese ferroviarie agenti sul mercato, sul modello parigino della Rete Espressa Regionale. La Regione Lombardia, in linea di massima, gestirà il servizio sulle tratte suburbane. I servizi ferroviari regionali sono classificati come Suburbani (S) e Regionali (R) con caratteristiche diverse per frequenza, capillarità, velocità commerciale, tipologia del materiale rotabile. La maggior parte delle linee S utilizzano il passante ferroviario di Milano svolgendo un ruolo complementare alla rete metropolitana. “La distinzione dei servizi – ha spiegato Fontana – favorisce la specializzazione e quindi l’efficienza della singola impresa ferroviaria in termini di tipologia di treni, manutenzione, turni macchina e turni personale, utilizzo dell’infrastruttura dedicata, livello di servizio complessivo”.

Per quanto riguarda l’aspetto del servizio, la Regione, come ente regolatore, detterà i parametri per l’età idonea della flotta. Trenitalia dovrà dunque investire in nuovo materiale rotabile per equilibrare l’età media delle due flotte che oggi vede quella regionale attestarsi intorno ai 10 anni, mentre quella dei treni FS è di circa 40. Inoltre, Fnm e Trenitalia consolidano nei propri bilanci il fatturato di competenza.

Per quanto riguarda la manutenzione con flotte specializzate, distinte per tipologia di servizio, si potrà avere maggiore efficienza nella disponibilità e nei costi di manutenzione.

IL CRONOPROGRAMMA – Il presidente ha poi descritto i tempi per gestire il passaggio:

1) Entro il 30 di luglio, verrà sottoscritto un Accordo quadro per definire dettagliatamente le fasi del percorso che attiverà 3 gruppi di lavoro: a) il primo dovrà definire il perimetro delle attività affidate alle due società b) il secondo affronterà il percorso di natura giuridica c) e il terzo detterà le condizioni dei futuri contratti di servizio.

2) cambio immediato di governance di Trenord con decadenza di tutti i Patti parasociali e quindi con autonomia da parte del nuovo A.D. per costruire un nuovo management.

3) Cambio dell’assetto della proprietà Trenord, totalmente controllata da FNM.

4) Avvio della trattativa sindacale.

5) Cessione parziale dell’attuale Contratto di Servizio a Trenitalia, previa definizione del perimetro di attività.

6) immediata preinformativa alla UE per affidamento diretto ai soggetti con Contratti di Servizio della durata di anni 10 + 5.

7) Elaborazione Contratti di Servizio.

“In questi primo 100 giorni di legislatura – ha concluso Fontana – non abbiamo sprecato nemmeno un giorno pur di arrivare a proposte concrete di soluzione, per poter dare ai pendolari un servizio al livello della qualità che la Lombardia deve offrire e sono convinto che questa sia la strada giusta”.

I COMMENTI DELLE MINORANZE – “I problemi sono tanti e urgenti – ha commentato sul suo profilo Facebook il consigliere regionale Pd Matteo Piloni –  Qualunque decisione verrà presa dovrà garantire treni nuovi, puliti e una gestione migliore, senza ritardi e soppressioni. E in totale sicurezza. Questo è ciò che serve oggi e adesso.
E nel futuro sarà meglio, per tutti, puntare comunque ad una gara europea per trovare il gestore migliore, con investimenti certi e responsabilità scritte nero su bianco”.

E a chiedere una gara europea è anche l’ex consigliere regionale Agostino Alloni: “La soluzione giusta (migliore!!) è quella di una gara europea per la scelta di un unico gestore”.

Critico il M5S, attraverso il consigliere regionale Simone Verni: “Trenord è il Titanic della Lombardia, doveva essere un modello vincente da esportare in tutte le regioni, ha distrutto il trasporto pubblico in Lombardia. Formigoni e Cattaneo peggio di così non potevano fare.
Ovviamente attendiamo di leggere il piano nero su bianco, sulla gestione separata sono molti i dubbi del M5S e non vorremmo si rivelasse una soluzione tampone. Il trasporto lombardo merita soluzioni strutturate di lungo periodo. Al momento non è chiaro come si spartiranno servizi e tratte Trenitalia e FS e ci preoccupa il futuro dei lavoratori di Trenord.
Con la separazione viene meno anche il presunto investimento della Lombardia in 160 nuovi treni, un investimento-propaganda di Maroni a cui non credevamo perché non aveva coperture a bilancio. Non è per nulla chiaro come farà FS a rinnovare in poco tempo una flotta colabrodo che ha oltre 40 anni e che già ora, garantisce ai pendolari solo disservizi, cancellazioni e ritardi.
Fulcro dell’azione di Governo di Fontana deve essere l’interesse dei pendolari e dei viaggiatori e il rilancio del trasporto pubblico in Lombardia. Formigoni prima e Maroni  poi, non hanno cavato un treno dal buco e a pagare per avere un servizio da quarto mondo sono stati o lombardi”. g.biagi

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