Cronaca

Video islamici, Dhaouadi: 'Non stavamo pregando'. Possibile sanzione per abuso edilizio

Un frame del video pubblicato sulla pagina del Centro Islamico Crema

“Non stavamo pregando. Era la recita di alcuni passi del Corano”. E’ questa la spiegazione del referente della comunità islamica Bouzaiane Dhaouadi in merito al video pubblicato (e poi rimosso) sulla pagina Facebook Centro Islamico Crema.

Una diretta social che immortalava i musulmani, intorno alle 23 di lunedì 11 giugno, nel tanto discusso capannone in via Rossignoli a Ombriano. Una serata con numerosi partecipanti, che ha incontrato le lamentele dei residenti a causa dell’andirivieni che si è protratto oltre la 1 del mattino. Qualcuno ha contato le vetture parcheggiate in zona (si dice oltre 200) e sono stati chiamati i carabinieri, intervenuti per viabilità ostruita. Insomma, una situazione che si fa sempre più tesa e non accenna a distendersi.

Sembrava tutto risolto, con l’Amministrazione che ha concesso la Colonia per lo svolgimento del Ramadan e, in seguito, lascerà lo spazio per la preghiera del venerdì alla palestra Serio. Invece nulla di fatto: gli islamici hanno fatto una festa in grande, per celebrare la Laylat al-Qadr (Notte del Destino, ndr).

E se la giustificazione è quella di non aver pregato, ma solo letto in assemblea alcuni passi del testo sacro “perché leggerli insieme ha più valore”, il legale della comunità ricorda come “una preghiera di poco più di 10 minuti non cambia la destinazione d’uso del capannone. Non è un utilizzo stabile e continuativo dei locali per la preghiera e, oltretutto, può essere inserito nella denominazione ‘ludica e ricreativa’”.

L’avvocato sottolinea anche come “alcune palestre vengono utilizzate dalle comunità cattoliche per celebrare riti al di fuori le mura delle chiese; ad esempio la messa natalizia dell’unità pastorale di San Giacomo e San Bartolomeo da anni si svolge al PalaBertoni. Se si contestasse l’abuso edilizio in via Rossignoli dovrebbe esserci anche per queste altre situazioni”.

Si profila una battaglia legale, i cui protagonisti devono ancora stabilire le mosse da compiere. La polizia locale fa sapere che se si configurasse il reato (amministrativo, non penale) di abuso edilizio si potrebbe procedere con una sanzione.

Ambra Bellandi

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