Basket, per Crema gran rimonta ma non basta: passa Omegna
La Pallacanestro Crema chiude la propria encomiabile stagione con un prestazione di alto livello, opposta alla Paffoni Omegna favoritissima per un posto nella prossima LegaDue e già vincitrice della Coppa Italia di categoria.
Lo scrosciante applauso riservato ai ragazzi di coach Salieri dal pubblico del PalaCremonesi, accorso numerosissimo per l’ultima esibizione stagionale dei leoni cremaschi, ha ricompensato Dagnello e compagni dell’impegno profuso e del gioco mostrato sul campo, con la fortissima compagine di Ghizzinardi costretta a limitare il ricorso alle seconde linee, per quanto eccellenti, ed a combattere per tutti i 40′ per staccare il pass per la finale.
Il primo tempo sembra ricalcare quanto visto nei due incontri di Verbania: la Paffoni scappa subito in avanti, mentre Crema fallisce le prime conclusioni tentate.
È una tripla di Bianchi, dopo quasi quattro minuti di gioco, a dare il là al miglior momento cremasco del primo tempo. Due triple consecutive di Paolin riportano Crema a stretto contatto (9/13), ma la fisicità di Dip, che premia la precisione dalla distanza di uno scatenato Benedusi, consentono ad Omegna di prendere il volo.
Due triple consecutive della guardia di Ghizzinardi, unite a due liberi, portano al 9/21 e Salieri spende il primo timeout.
Non va molto meglio dopo la prima sosta: Crema sembra resistere in alcuni momenti, ma ogni tanto Omegna strappa dilatando il vantaggio, anche se Ghizzinardi, dopo aver tolto dal campo i propri uomini migliori, Dip, Simoncelli e Arrigoni, è costretto a rimetterli precipitosamente in campo per evitare di riaprire il match.
L’intervallo lungo arriva sul 43 a 23 per gli ospiti e la partita sembra già finita. Invece Crema rientra sul campo decisa a non congedarsi in modo così mesto dal proprio pubblico. I rosanero rosicchiano immediatamente cinque punti agli avversari e tengono botta.
Poggi si fa in quattro per limitare la stazza atletica di Dip, mentre l’aggressiva difesa piemontese diventa più permeabile alle incursioni dei cremaschi, soprattutto di Bianchi e Paolin. Crema arriva anche al meno 8 sul 52 a 60, ma una tripla decisiva di Simoncelli riporta a distanza Omegna.
Le battute finali sono intensissime. Una tripla di Bianchi per il meno sei viene risputata dal ferro quando sembrava già dentro, poi la stesso esterno chiude un gioco da tre punti riportando sotto i suoi.
All’ultimo giro di lancette i punti di distacco sono solo cinque, ma classe, esperienza e fisicità di Omegna hanno la meglio contro il disperato tentativo di rimonta cremasca.
Finisce 67 a 60 per gli ospiti, con il pubblico cremasco a tributare un ultimo, caloroso applauso ad una squadra che ha mostrato ottimo basket e raggiunto traguardi impensabili in questa stagione.
“E’ doveroso iniziare con i complimenti a Omegna che meritatamente accede alla finale, confermando sul campo di essere una autentica corazzata, completa e oltremodo fisica in ogni ruolo” commenta coach Salieri. “Abbiamo chiuso la stagione a testa altissima, con una prestazione dove orgoglio, intensità e carattere sono stati lo specchio fedele dell’intera annata. Una stagione straordinaria, dura ed entusiasmante che rimarrà nella storia di questo club per la qualità di gioco espressa, per le 12 vittorie esterne (Cento e Piombino le più prestigiose per valore e importanza), per i 42 punti fatti sul campo e una presenza costante ai vertici della classifica. Ricordiamoci sempre da dove siamo partiti!!
I ragazzi devono essere orgogliosi di quanto fatto e della loro crescita esponenziale. Mi hanno seguito ciecamente senza mai un’esitazione, sono migliorati e cresciuti disputando una stagione fantastica ed elevando le proprie qualità. A loro che sono i principali protagonisti di questa stagione storica per la società va il mio più grande abbraccio.
Voglio evidenziare poi il prezioso lavoro di tutto lo staff (e in particolare del preparatore prof. Cadei) che mi ha puntualmente supportato per tutta la stagione con passione e lealtà.
Annate come questa sono possibili solo se c’è totale sintonia tra tutte le componenti e il rapporto di totale fiducia con il Presidente in particolare è alla base di tutto.
L’entusiasmo e l’empatia che strada facendo si è creata tra squadra e tifoseria è il vero tesoro che questa semifinale ha certificato”.