Don Piccinelli di Soresina si scaglia contro la campagna elettorale
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Dal bollettino settimanale, don Luigi Piccinelli, parroco di Soresina, interviene sulla campagna elettorale. E’ sempre schietto nelle sue riflessioni, come si evidenzia già dal titolo: “I tabù della campagna elettorale, carnevalata che non fa ridere”. Il sacerdote critica il teatrino della politica, che “inervosisce ed esaspera con programmi inattuabili, e promesse impossibili, accuse offensive e calunnie infamanti, ricette improbabili e propositi assurdi”.
E allora ecco che attacca la politica perchè non prende posizione sul gioco d’azzardo, “un argomento che evidentemente – scrive don angelo- pizzica interesssi finanziari di molti, piccoli e grandi, elettoralmente parlando non produce consenso ed è quindi un tabù. Da cittadino comune che non capisce nulla di politica – scrive don Angelo – intercetto a Soresina tanti troppi adulti e anziani, uomini e donne che ogni giorno sfidano la fortune rischiando impoverimento personale e famigliare. Tutto avvolto da un indecoroso silenzio”.
Ma ci sono altri argomenti tabù di cui in campagna elettorale – scrive don Piccinelli nel bollettino settimanale – non si parla, di droghe pesanti e leggere, vecchie e nuove dell’educazione scolastica per propri figli, insomma è uno scenario quello della campagna elettorale che amareggia e delude”. Il sacerdote chiosa il suo libello scrivendo “mi incoraggiano ma non mi rassicurano le parole del Cristo a don Camillo nel Candido di Guareschi che scrive , don Camillo non ti preoccupare per le elezioni, io non entro in lista con nessuno né contro nessuno, io ho già vinto da un pezzo”.
Silvia Galli