Appello pendolari cremaschi ai candidati in Regione Le risposte di Piloni e LeU
Giubbotto imbottito e speranza in tasca. “Il primo per riscaldarsi su un treno che non può essere riscaldato a causa di un difetto di fabbricazione conosciuto e insolvibile. La seconda per non abbattersi già prima di arrivare in stazione ad osservare il tabellone degli orari che, perpetuamente, segna almeno quei 5 minuti in più”.
Il Comitato dei pendolari cremaschi scrive ai tutti i candidati regionali raccontando (anche se ormai è tristemente nota) l’odissea quotidiana cui devono sottostare ogni mattina e sera sulla Crema-Treviglio-Milano. Un servizio inesorabilmente in peggioramento, nelle ore di punta, quelle dove viaggia la maggior parte dei pendolari: “In questi anni di vita del comitato abbiamo visto crescere sempre più la distanza tra il volere della Regione e quanto attuato da RFI e soprattutto da Trenord”.
Per questo l’appello ai candidati regionali: “Vorremmo essere per voi interessanti sia ora, in campagna elettorale, sia e soprattutto dopo quando, nella ‘stanza dei bottoni’ avrete davvero la possibilità di segnare il passo rispetto a una situazione che fa viaggiare il nostro territorio a una velocità decisamente più lenta rispetto ad altri territorio lombardi non dissimili a noi come domanda di trasporto”.
Le prime risposte all’appello sono arrivate dal candidato Pd Matteo Piloni e da Marta Andreola, in lista con Liberi e Uguali per il Consiglio regionale.
Piloni assicura di aver già condiviso con il candidato Giorgio Gori alcune proposte, sulle quali “ci impegneremo in prima persona”. Tra queste l’idea di collegare ‘via gomma’ le stazioni di Crema e Lodi e l’attuazione del treno diretto Crema-Milano “promesso in passato da Regione Lombardia ma di fatto mai attuato”. “In questi anni Regione Lombardia è stata lontana rispetto alle legittime aspirazioni di chi vorrebbe avere un trasporto ferroviario locale efficiente. Il nostro territorio sembra essere stato abbandonato dalle politiche regionali sui trasporti”.
La Andreola rincara la dose: ” Non è ammissibile viaggiare su vergognosi convogli in cui lavoratrici, lavoratori e studenti sono costretti a viaggiare stipati, con un rincaro del 30% negli ultimi 5 anni: è forse questo il modello dell’eccellenza lombarda?”. E’ dunque necessario intervenire in maniera radicale, su tutta la rete ferroviaria regionale al fine di rinnovare il materiale rotabile. “Regione Lombardia deve avere il coraggio di intervenire presso RFI per colmare i clamorosi ritardi nel cronoprogramma di manutenzione straordinaria e quindi procedere speditamente alla costruzione di un accordo con il Ministero dei Trasporti per stipulare un programma per il raddoppio della tratta”.
AmBel