Cronaca

Dal 2 dicembre alle Sale Agello la mostra 'Controcielo' di Angelo Noce

“Avete mai visto una camicia inzuppata e contaminata dal mare finita in una risacca? Di chi era, a chi apparteneva, da dove e come era giunta fino a contattare i nostri occhi? Oppure, non vi siete imbattuti nelle anse delle foci del Po dominate da sacchetti e bottiglie di plastica galleggianti? La nostra orizzontalità, nel riconoscere il singolo e il comune orizzonte, ci parla anche dell’essenza dell’essere, nel concorso d’insieme di luce e ombra, richiamo verticale donato”. Così Angelo Noce, pittore cremasco classe 1943, racconta la sua mostra “Controcielo”, che sarà visitabile dal 2 al 17 dicembre nelle sale Agello del museo civico.

La mostra raccoglie le opere degli ultimi tre anni facenti parte della nuova poetica OrizzontidiurniOrizzontinotturni. La linea orizzontale della valle di nascita, la Valpadana, ha tracciato una sua continuità con quella azzurra del mare ligure, nella significativa e emblematica esperienza d’infanzia. “Gli elementi naturali sono penetrati dentro di me in senso orizzontale prima nella contemplazione e in seguito anche e non solo nella drammaticità decadente dell’insediamento umano. Confini fra eterna bellezza e sconfinato degrado”.

L’uso della materia-colore ha da moltissimi anni costituito il corpo delle opere di noce, “In questo senso, esiste una continuità o meno negli esiti linguistici e formali. Le strutture attuali fatte da segni densamente orizzontali appaiono qua e là nell’opera come ferite, lacerazioni, evaporazioni come liquide e nebbiose in forma astratta o vere e proprie concrezioni di materia-colore strutturate fra ordito e trama o orizzontale e verticale. Non esiste esplicitamente un intento simbolico; tuttavia, una parte inquieta dell’esistenza attuale soggettiva e collettiva s’è data”.

L’inaugurazione si terrà sabato 2 dicembre alle 17.

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