Cronaca

Quintano e Pieranica: i genitori proseguono con la protesta per la questione della mensa scolastica

Continuano ad essere tesi i rapporti tra le Amministrazioni comunali di Quintano e Pieranica e il gruppo di genitori che avevano proposto di utilizzare lo scuolabus per accompagnare i bambini alla mensa autogestita all’oratorio del paese: “Notiamo con amarezza che i Sindaci hanno la pretesa di essere i portatori della verità ed invece, ancora una volta, mentono volontariamente e consapevolmente”.

“La proposta sottoposta a giugno dai genitori non era privatistica in quanto chiedevamo l’organizzazione da parte del Comune: invece di concedere il servizio alla solita cooperativa avreste dovuto concedere il servizio alla gastronomia segnalata dai genitori. Le Amministrazioni hanno SPESSO RICEVUTO segnalazioni da parte di genitori sul servizio mensa, ma come al solito scatta il rimbalzo di responsabilità”. Ma le i punti di divergenza non si concludono qui. Secondo i genitori, infatti, il numero degli iscritti alla mensa scolastica non sarebbe mai aumentato perché “il prezzo è alto e la qualità scarsa. I genitori, a differenza dell’amministrazione pressapochista, non si sono limitati alle cooperative ed infatti hanno trovato la soluzione con la gastronomia di Pieranica, che effettua preparazioni di cibo artigianale. Il menu vegetariano, poi, è obbligatoriamente approvato dall’Ats, a fronte di richieste formali da parte delle famiglie. Ma non avete avuto ne tempo ne voglia di approfondire la questione”.

Il gruppo di genitori, che a quanto pare conta più delle “4 mamme” descritte dai primi cittadini, viene “contattato quotidianamente per nuove iscrizioni. In ogni caso il Comune non subirebbe né sanzioni né denunce per l’attivazione di un servizio mensa alternativo. Ma vi nascondete dietro queste parole per stagnare nell’immobilismo”.

I genitori hanno fatto richiesta di incontrare le Amministrazione domani, 16 settembre, “sempre che la disponibilità non sia solo uno slogan” per risolvere “quello che avete fatto diventare il problema dello scuolabus”.

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