Salvini e Maroni di nuovo a Crema per il ballottaggio
CON SALVINI – Non li hanno fermati i 33° del termometro e neppure il sole a picco: questo pomeriggio i sostenitori di Enrico Zucchi, insieme al loro candidato sindaco, si sono dati appuntamento al campo di via Milano, luogo che era stato destinato, prima che il progetto decadesse, alla costruzione del luogo di culto islamico.
Un appuntamento particolare, perché intorno alle 14 li ha raggiunti Matteo Salvini, segretario nazionale della Lega Nord, per gridare ancora una volta il no alla mosche a Crema. “Non ho i sondaggi cittadini, ma conosco quelli nazionali: la Lega cresce, Forza Italia cresce; mentre il Pd arretra. E se è così per le grandi città allora è così anche per Crema”, ha detto il leader del Carroccio.
“Ciascuno di noi chiami il proprio vicino e gli ricordi di andare a votare” ha aggiunto Zucchi. E Salvini ha chiosato: “Sarebbe bello dare una sberlona a Renzi che ha fatti sì che andassimo a votare il 25 giugno, pensando che il centrodestra fosse già in vacanza. Dimostriamogli il contrario”.
CON MARONI – Più tecnico e pacato l’incontro con il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, anche lui come Salvini per la seconda volta a Crema in questa campagna elettorale. Con il presidente Zucchi ha fatto un piccolo tour del tribunale, guidato da alcuni professionisti del settore, capeggiati dall’avvocato Martino Boschiroli, che ha introdotto il giro: “Ci hanno chiuso il tribunale dicendo che qui non c’erano né mafia né malaffare, costringendoci a trasferte vergognose. Il tribunale qui era un presidio per l’ordine pubblico, una testa pensante a sostegno della sicurezza”.
Dopo aver discusso della possibilità di ripristinare il palazzo di Giustizia, sogno che Zuccih sa essere “difficile ma non impossibile; è una sfida che vogliamo tentare, dialogando con Enti ad ogni livello”, si è ventilata anche l’ipotesi di una struttura ospedaliera, “magari per l’assistenza ai malati cronici – ha proseguito Zucchi – che potenzi l’asst di Crema”.
Maroni ha ricordato che la decisione sul ripristino dei tribunali minori spetta allo Stato e non alle regioni, ma che prenderà a cuore la questione. “Non si riuscisse nel piano A, il piano B (la struttura ospedaliera, ndr) troverà certamente posto sul tavolo dei finanziamenti di Regione Lombardia. Abbiamo calcolato che dell’assestamento di bilancio regionale che mantenendo i servizi previsti abbiamo già risparmiato risparmiato 247.000.000 di euro. Di questi 100milioni andranno, appunto, alla sanità”.
rc