Cronaca

Casa Porta Misna, via progetto di accoglienza per minori stranieri non accompagnati

Casa Porta Misna è il progetto avviato dl Comune di Crema per l’accoglienza e l’integrazione di minori stranieri non accompagnati (MiSNA), finalizzato ad offrire assistenza, protezione sociale e supporto educativo ai ragazzi di origine straniera privi di una solida rete familiare o sociale.

Fino ad oggi questa funzione è stata svolta sul nostro territorio prevalentemente dalla Caritas Diocesana, con fasi di attuazione distinte e complementari finalizzate alla costruzione di un percorso di autonomia per coloro che raggiungeranno la maggiore età. La nuova sperimentazione è stata attivata nei primi mesi del 2017 come un'alternativa alle comunità di accoglienza, attraverso l’inserimento in appartamenti di housing sociale di ragazzi con età compresa tra i 15 e i 17 anni, affiancati da educatori.

La gestione è affidata al Consorzio sul Serio, partner di progetto con la Fondazione Don Angelo Madeo (Caritas Crema), già responsabile della prima accoglienza. Nei giorni scorsi il Sindaco Stefania Bonaldi e l'assessore al welfare Angela Maria Beretta hanno fatto visita alla residenza protetta, dove hanno conosciuto i giovani ospiti ed hanno consumato con loro e i loro educatori una merenda preparata dai ragazzi.

IL PROGETTO SPERIMENTALE

Caritas Crema svolge la fase di prima accoglienza (circa trenta giorni), in cui viene attivata l’indagine utile a rintracciare familiari, parenti o nuclei sociali che possano essere un punto di riferimento per il minore. Nel caso non sia possibile mettere in campo soluzioni alternative (affidamento a familiari rintracciati ecc.), viene attivata la seconda fase di accoglienza presso una residenza situata in città con l’avvio di percorsi per l’autonomia e l’integrazione sociale, gestiti dal Consorzio Sul Serio in sinergia con il Comune di Crema. L’attività si basa sulla collaborazione tra il personale qualificato delle cooperative coinvolte ed i volontari, al fine di costruire un sistema integrato per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati.

Il servizio affianca i minori nella costruzione di un progetto di vita, nelle sue diverse sfaccettature (educazione domestica, cura di sé, alfabetizzazione, istruzione e formazione civica e alla legalità, lavoro, esperienze di volontariato). Il tutto si basa sulla capacità di accoglienza territoriale, offerta da singoli, famiglie e gruppi organizzati, il tutto inserito all’interno delle reti di riferimento dei percorsi individuali dei minori, accompagnati all’autonomia al fine di evitare la presa in carico da parte dei servizi di giovani adulti nel post casa.

Come spiegato dai referenti progetto, il nome scelto per l’alloggio riassume la filosofia d’intervento: “La casa vuol essere il luogo di accoglienza dove questi ragazzi possono maturare la convivenza civile e costruirsi come uomini. La porta richiama sempre anche il luogo di comunicazione e scambio tra le nostre famiglie. L’accoglienza ai minori stranieri non accompagnati è una possibilità di incontro familiare e luogo di maturazione e rafforzamento di capacità personali per affrontare la vita adulta, di persone segnate da drammi seri. Dalla porta di questa casa usciranno poi per andare nel mondo con qualche elemento in più di solidità e di capacità di costruirsi un futuro degno e ricco”.

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