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Forza Italia, Jotta: 'A giorni decisione, ma sempre rispettando le persone'

Dopo quanto accaduto sabato alla riunione del coordinamento cittadino, ovvero la decisione, comunicata da Gianmario Donida, di appoggiare la candidatura di Enrico Zucchi per le elezioni comunali della prossima primavera, Mino Jotta, coordinatore provinciale di Forza Italia, ha deciso di intervenire con un comunicato piuttosto aspro.

A distanza di due giorni abbiamo intervistato Jotta, cercando di fare chiarezza riguardo la situazione creatasi in Forza Italia.

Come mai il coordinamento provinciale ha deciso di assumersi l’incarico delle trattative per la scelta del candidato sindaco a Crema?

Non c’è nulla di strano o nuovo: secondo il nostro statuto così dovrebbe essere e così è per tutti i Comuni al di sopra dei 15mila abitanti. Il provinciale ha lasciato che Crema lavorasse in libertà, ma quanto fatto dal comunale non ha portato a nulla, se non ad una divisione interna del partito e dell’elettorato. 

Il Suo comunicato relativo a questa decisione, ai più, è parso molto duro…

Mi ha dato molto fastidio, umanamente parlando, la mancanza di rispetto che c’è stata nei confronti di un uomo di partito (Simone Beretta, ndr) che ha dato la propria disponibilità a candidarsi e che, da un giorno con l’altro, si è visto mettere in un angolo senza una motivazione fondata. Una così repentina inversione di rotta deve essere giustificata, invece mi sono sentito dire che “il provinciale ci stava mettendo troppo tempo a decidere”. Il fattore tempo, in queste situazioni delicate, ove è necessaria una diplomazia e un lungo lavoro di ascolto, non può determinare un cambio di decisione dalla sera alla mattina.

Come intendete procedere ora?

Il nostro obiettivo primario era, è e resta una soluzione unitaria: si arriverà ad una sintesi, ma rispettando le persone. La decisione del coordinatore Donida mi è parsa incoerente e incomprensibile, in quanto manca di una causa scatenante.

Quale ricadute ci sono state o pensa ci potrebbero essere sull’elettorato in seguito a questa faccenda?

Sicuramente questo modo ondivago di lavorare ha confuso gli elettori di Forza Italia, ma ancor peggio li ha divisi e ha diviso anche i rappresentanti del partito. Resto convinto che abbiamo bisogno di tutti per essere vincenti; e per fare squadra è necessario, anzitutto, creare una sintesi interna. Un coordinatore ha l’onere di unire, non di dividere e deve sempre ricordare che sia importante gratificare il lavoro delle persone.

Il coordinamento cittadino ha chiesto, formalmente, a Maria Stella Gelmini di prendere una decisione riguardo Crema…

Il grande rapporto di stima che intercorre tra il coordinamento provinciale e quello regionale fanno sì che con la Gelmini si lavori per il bene del partito e in vista di una sfida amministrativa importante. I comunicati del comunale sono ininfluenti; ripeto: al di sopra dei 15mila abitanti la competenza è del coordinamento provinciale. 

Ma la campagna elettorale sarà poi portata avanti dal coordinamento comunale?

Certo; non vi è alcun commissariamento, ma la semplice applicazione dello statuto, che prevede, dopo la scelta del candidato, che questo venga supportato dal locale, che gestisce l’organizzazione.

Quanto ci vorrà prima che venga presa una decisione definitiva?

Speriamo di chiudere la “questione Crema” nel giro di qualche giorno. Ci vuole, in ogni caso, un lavoro non indifferente di diplomazia, che richiede tempo. Qualunque sarà l’esito, i protagonisti di questa campagna elettorale saranno uniti come un sol uomo. 

Ambra Bellandi

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