Vigili del Fuoco, sul territorio carenza di organico del 70%: la protesta del Conapo
Carenza di organico di circa il 70%, sia per quanto riguarda i reparti operativi che quelli amministrativi: questa la denuncia del sindacato Conapo (igili del Fuoco) di Cremona, che lamenta una situazione sempre più complessa: numeri insufficienti, attrezzature obsolete e il rischio di non riuscire a garantire i servizi ai cittadini. Il sindacato si scaglia contro la Riforma Madia, definita “mortificante per chi fa questo lavoro”. A dirlo il segretario provinciale Giorgio Folleghi: “La cronaca recente ha evidenziato quale capacità e professionalità sappia mettere in campo il personale dei vigili del fuoco, questo indipendentemente dai problemi, gravi, di organico e dotazioni tecniche, macchinari e attrezzature” attacca Folleghi. “Tutto questo non serve a spostare il livello di stima dei governanti nei nostri confronti: la delega alla legge Madia scade a fine mese e la riforma degli ordinamenti in essa previsti, messi a conoscenza delle organizzazioni sindacali, non fanno altro che mortificare le aspirazione del personale vigile del fuoco”.
Tanti sono i problemi denunciati: “nessun inserimento nel comparto di contrattazione insieme agli altri corpi dello stato, nessuna equiparazione salariale e previdenziale, nessun riconoscimento per le tante specializzazioni e nessuna attenzione per chi rischia la vita che viene trattato come chi lavora dietro la scrivania” continua Folleghi. “Sempre la legge Madia ha trasferito le competenze del soppresso Corpo Forestale dello Stato, in ambito di incendi boschivi, senza un adeguato trasferimento di personale e mezzi. Non ultima la decisione di sostituire la mensa con il buono pasto quale preludio al cambio dell’orario e condizione per darci l’indennità: la misura è colma”.
“I problemi non sono di poco conto anche a livello locale: il parco macchine è ormai datato, costa più in riparazioni e manutenzioni che in eventuali nuovi acquisti, alcune vetture si rifiutano di segnare ancora i chilometri che percorrono essendo arrivati a fondo scala” continua Folleghi. “Il settore dei funzionari, direttori antincendi, sostituti direttori antincendi e ispettori, conta una carenza di organico di sette unità su un totale di dieci: dunque ci manca un 70% di personale, come prevederebbe la pianta organica prevista dal decreto del 31/07/2015. Lo stesso decreto prevede una dotazione di 16 unità amministrative contro le 5 effettivamente in servizio, una carenza che anche in questo caso sfiora il 70%; condizione questa che, spesso, preclude il corretto funzionamento degli uffici e quindi la chiusura di alcuni di questi a scapito dell’utenza”.
Il documento del 31 luglio 2015 fissa anche i numeri di personale operativo necessario al territorio Cremonese: “Sotazione organica che, a nostro parere, è sottostimata per le esigenze del territorio” continua il segretario, che lancia l’appello a partecipare alla manifestazione prevista a Roma per il 16 febbraio, in piazza Montecitorio. “Non vogliamo privilegi ma pari dignità. Andiamo a chiedere che nella riforma sia inserito un piano straordinario di assunzioni di almeno 3000 unità, vi sia l’inserimento dei vigili del fuoco nello stesso comparto di contrattazione con gli altri corpi dello stato, il comparto sicurezza, con rispettiva equiparazione retributiva e previdenziale, vengano riconosciuti benefici per le varie specializzazioni, vengano adeguati il parco macchine e le attrezzature tecniche in uso. Chiederemo anche che vegano riassegnati uomini e mezzi del C.F.S. o potenziato l’organico con ulteriori assunzioni, il personale volontario sia no-profit e non sostitutivo della componente permanente e, non ultimo, l’istituzione della ferma breve volontaria per avviare alla nostra attività personale giovane che possa un domani ringiovanire il nostro corpo sempre più vecchio”.