Campagna Amica a Crema: la spesa a km zero, scelta anti-spreco
Scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione, scrivere la lista della spesa per fare acquisti mirati, leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, preferire la spesa a chilometri zero che garantisce una maggiore freschezza e durata, riscoprire le ricette degli avanzi, ma anche non avere timore di chiedere di portarli a casa quando si mangia al ristorante.
Sono alcuni dei consigli presentati dalla Coldiretti in occasione della quarta Giornata nazionale di prevenzione degli sprechi promossa dal Ministero dell’Ambiente. E tutta nel segno dell’attenzione al valore del cibo si è posta un’altra domenica vissuta, stamattina, al Mercato di Campagna Amica a Crema, dove – nonostante la pioggia – numerosissimi cittadini hanno scelto di fare la spesa a km zero, direttamente dagli agricoltori della Coldiretti, garanzia di bontà, qualità, origine italiana, valorizzazione e difesa del territorio.
La domenica al Mercato di Campagna Amica a Crema è stata occasione per richiamare l’attenzione sul valore del cibo e sull’importante impegno di non sprecarlo. “In Italia 5 milioni di tonnellate di prodotti alimentari finiscono nella spazzatura ogni anno – hanno sottolineato gli agricoltori di Coldiretti –. Questo è un tema etico e al tempo stesso economico ed ambientale, per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti”.
Fare la spesa direttamente dagli agricoltori ha anche una valenza anti-spreco: “Frutta e verdura acquistate direttamente dal produttore in vendita nei mercati degli agricoltori – spiega la Coldiretti – durano anche una settimana in più, non dovendo rimanere per tanto tempo in viaggio”. Particolare attenzione va riservata anche alla conservazione del cibo acquistato, e i produttori sono i primi a poter dare utili indicazioni in merito a come conservare ad esempio frutta e verdura fresche, tenendole lontano dai punti di calore per evitarne l’eccessiva maturazione, o l’olio extravergine, che va conservato al buio per evitarne l’ossidazione, come le patate per evitare il germogliamento.
Va ricordato che la richiesta di portare a casa gli avanzi dei pasti consumati nella ristorazione è un diritto dei clienti favorito anche dall’entrata in vigore della legge 166/16 sugli sprechi alimentari che “promuove l’utilizzo, da parte degli operatori nel settore della ristorazione, di contenitori riutilizzabili idonei a consentire ai clienti l’asporto degli avanzi di cibo”. E’ anche importante la conoscenza delle informazioni fornite in etichetta con riguardo alla scadenza dei prodotti.
“E se proprio non si riesce a salvare tutto – hanno evidenziato gli agricoltori di Coldiretti Cremona – è importante mettere i rifiuti della tavola nella raccolta dell’umido, per ottenere un ottimo compost per orti e giardini, e naturalmente partecipare alla raccolta differenziata della propria città”.