Ticket sanitari, Alloni (Pd): 'Altro che dimezzamento, costeranno come prima'
Dopo l’annuncio di lunedì della Regione di voler dimezzare i superticket sanitari interviene il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni che, tabelle alla mano, contesta la comunicazione fatta da Palazzo Lombardia.
“Premetto che una riduzione del ticket nella regione dove la sanità è la più costosa d’Italia è sempre una buona notizia – dichiara Alloni – ma la ricetta di Maroni è sbagliata e oltretutto non è quella che ha più volte promesso ai lombardi, cioè l’azzeramento dei ticket. Con la nuova delibera per la maggior parte dei casi i cittadini non vedranno differenze, perché l’abbattimento di 15 euro vale solo per le prestazioni più care, e chi pagava fino a 51 euro di ticket continuerà a pagare come prima. La strada giusta, lo diciamo da tempo, è l’esenzione totale per i redditi fino a 30mila euro e la rimodulazione per reddito di quelli superiori”.
L’effetto reale della delibera di giunta è l’introduzione del limite a 51 euro, anziché 66, del costo massimo per i cittadini di visite ed esami. La novità è che la giunta ha rivisto il superticket di competenza regionale che la Lombardia applica in relazione al valore economico della prestazione (quanto viene rimborsato agli ospedali per ogni prestazione effettuata): se prima il superticket variava da 0 a 30 euro ora varierà da 0 a 15 euro (in aggiunta al ticket nazionale). Ci sarà quindi un beneficio solo per le prestazioni più costose.
In pratica, dall’entrata in vigore della delibera, le cose funzioneranno così: