Sport

Cces, chiusura tra applausi e progetti. Pres. Lupattelli: 'Sognate. Viva Crema'

“E’ stato un viaggio meraviglioso, una straordinaria avventura”, queste le parole del sindaco Stefania Bonaldi alla chiusura di “Crema città europea dello sport” (Cces). “Abbiamo avuto paura, ma la paura è la materia prima per il coraggio, e gli atleti lo sanno bene”.

La serata che ha concluso l’anno più sportivo della città si è svolta ieri sera, alla palestra Toffetti, perché come ha detto il presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò “Lo sport non ha bisogno di formalismi, di giacca e cravatta”. Cces ha avuto inizio al teatro san Domenico, perché Cces “Non è stato solo eventi, ma anche cultura sportiva”, ha ribadito il consigliere Walter della Frera, e si è chiuso in una palestra, insieme ai giovani atleti delle società sportive, i loro allenatori e presidenti e tutta la macchina organizzativa che ha permesso la realizzazione di ogni singola manifestazione legata a Cces.

In 365 giorni la città ha ospitato un totale di 293 eventi, di cui 15 internazionali, 46 nazionali, 59 regionali e 108 provinciali. Oltre alle manifestazioni sportive sono stati organizzati 65 tra convegni, mostre e conferenze a tema. Le attività promosse hanno coinvolto circa 112 società e associazioni, 17.110 atleti, 2.998 volontari e 58.240 spettatori. Non è mancata la partecipazione di testimonial speciali, che in diverse occasioni hanno fatto tappa in città: ricordiamo la campionessa paralimpica di scherma Bebe Vio, le regine delle piste da sci Lara Magoni e Daniela Merighetti, l’atleta paralimpica Giusy Versace e l’allenatrice Milena Bertolini. Grande successo anche per gli eventi su scala nazionale come ‘La solidarietà va in gol’, match a scopo benefico che ha portato sul campo dello stadio Voltini di Crema la Nazionale Italiana Cantanti e numerosi campioni dello sport come Javier Zanetti, Emiliano Mondonico, Dario Hubner, sotto gli occhi di tanti tifosi.

“Tutto questo è stato possibile grazie al fantastico lavoro di squadra tra Amministrazioni, società sportive, parrocchie, scuole, associazioni culturali e forze dell’ordine. Tutti hanno collaborato per mettere insieme i tanti eventi già presenti sul nostro territorio e creandone di nuovi; eventi che sono stati valorizzati, migliorati e messi in luce. C’è stata un’attenzione allo sport a 360 gradi. E ciò che è più bello, è che questo non è un punto di arrivo, ma di partenza”, ha concluso il sindaco.

Una partenza che inizia dal lascito di Cces, ovvero dagli impianti sportivi, come ha ricordato Della Frera: “L’anno dello sport ha offerto l’occasione di mettere a punto diversi investimenti per ristrutturare e migliorare le strutture della città, dal restyling degli impianti sportivi come il velodromo alla realizzazione di nuovi spazi dedicati al gioco o all’agonismo, tra cui due playground e una pista di atletica leggera. La buona pratica continua sulle strade, con il completamento di quattro ciclabili e la nascita di progetti condivisi con associazioni ed enti locali territoriali nell’ambito della mobilità sostenibile”.

Il presidente Malagò ha riconosciuto il grande valore e l’impegno di Crema, “nonostante non sia grande come altre città che hanno partecipato. Mi avete sorpreso con i vostri numerosi volontari, le associazioni e la squadra di calcio dei non vedenti”. Dalla carica massima del Coni è anche arrivato uno stimolo a non lasciare andare il velodromo, “è un simbolo da salvare. Non posso promettere nulla, ma se dovesse ripartire il bando ‘Sport e periferie’ cercheremo di fare qualcosa in questo senso”. Anche Oreste Perri, presidente regionale del Coni e Antonio Rossi, assessore regionale allo Sport, hanno riconosciuto che Crema abbia raggiunto l’obiettivo: “Non basta un pallone o una bicicletta per fare sport, è necessario fare cultura e trasmettere i valori sportivi alle nuove generazioni. Grazie per quello che avete saputo fare”.

A chiudere la serata, condotta da Sabrina Grilli e Gianluca SavoldiGianfrancesco Lupattelli presidente Aces Europe: “Bravi tutti, davvero; da Stefania e Walter alle società sportive. Vi auguro di continuare a sognare. Viva Crema!”.
Ambra Bellandi

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