Economia

Retribuzioni medie annue dipendenti: balzo in avanti di Cr con 29.400 euro lordi

Cremona è al 22esimo posto nella classifica delle retribuzioni medie (lorde annue) delle 110 province italiane. Meglio di Bergamo, Brescia, Alessandria; peggio di Mantova, Piacenza Parma, tanto per rimanere tra le confinanti. Con stipendi medi quantificati in 29.420 euro, i lavoratori dipendenti di Cremona fanno un salto di qualità (economicamente parlando) valevole 12 posizioni rispetto allo scorso anno, quando erano 34esimi: il tutto, secondo la classifica annuale redatta da JobPricing, facente parte di JobValue Human Capital Consulting, società di consulenza manageriale. I dati riportati nella pubblicazione sono frutto dell’elaborazione delle osservazioni anonime raccolte tramite www.jobpricing.it – “Confronta il tuo stipendio” nel corso del 2014, 2015 e 2016, basato su un database di profili retributivi costituito da circa 250.000 osservazioni. Cremona spicca in Lombardia che, trainata da Milano (primo posto assoluto con 34.414 euro) è la regione italiana con la media più alta (31.542): le 12 posizioni guadagnate in classifica rappresentano infatti il balzo in avanti più elevato, se paragonate al + 8 di Lecco e Mantova, o al +6 di Pavia.

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Le classifiche sono state elaborate tenendo esclusivamente come riferimento la Retribuzione Annua Lorda (RAL). Per ottenere la retribuzione media di ogni provincia si è considerata la composizione di Dirigenti, Quadri, Impiegati e Operai all’interno della provincia stessa, ottenuta tramite l’elaborazione dei Dati Trimestrali sulle Forze di Lavoro (fonte Istat).

Come spiega Mario Vavassori, Founder e Partner dell’Osservatorio JobPricing, relativamente al divario retributivo persistente che interessa il Nord Italia rispetto alle altre regioni: “le retribuzioni lombarde e del Nord in generale sono il risultato di due forze compresenti e che si auto alimentano: il costo della vita più alto che tipicamente interessa queste province e la natura del mercato occupazionale (quale riflesso del tessuto imprenditoriale), maggiormente contraddistinto rispetto ad altre regioni da figure specialistiche e manageriali, che alzano il valore medio complessivo dell’area considerata. Questo fenomeno è significativo nonostante la perdurante situazione di deflazione che caratterizza l’intero mercato del lavoro e delle retribuzioni”.

La media italiana  delle retribuzioni  ammonta a 29.176 euro; la provincia messa peggio risulta quella di Lecce, con Ral medio di 23mila euro.

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