84 candeline per la Pergolettese. Gli auguri e i sogni del pres. Marinelli
Buon compleanno, Pergolettese.
Oggi la prima squadra cittadina compie 84 anni. Fondata il 18 novembre 1932 u iniziativa di sette sportivi cremaschi (Attilio Braguti, Dante D’Adda, Felice Madeo, Edoardo Piantelli, Emilio Rebotti e Attilio Scarpini, coadiuvati dai commissari straordinari Francesco D’Adda e Aldo Bertolotti), viene fondata ufficialmente l’Unione Sportiva Pergolettese, espressione calcistica del rione cremasco di Pergoletto, squadra formata da calciatori amatoriali che inizia la sua attività nei tornei organizzati dai bar di Crema. Il primo presidente è Dafne Bernardi.
Oggi, 84 anni dopo, il presidente è Massimiliano Marinelli: “Per me è un onore essere presidente della squadra per la quale ho sempre tifato. Con la Pergolettese ho sofferto e gioito, gridato e sorriso, che fosse in casa o in trasferta, da quando ero bambino i miei colori erano e restano gialloblu”.
“Questa è una società gloriosa, in cui sono passati grandi personaggi dello sport, cominciando dal nostro leggendario segretario Aldo Bertolotti, insignito della stella d’oro al merito sportivo e via via tutti i presidenti, allenatori e giocatori che si sono susseguiti negli anni; elencarli tutti sarebbe troppo lungo. Io da neo presidente, sono orgoglioso della carica che ho assunto, succedendo a persone che hanno fatto la storia della Pergolettese e che ci hanno fatto vivere momenti di grande felicità e di conquiste sportive. Spero di poter far vivere anch’io gioie e successi”.
L’inizio di stagione della squadra gialloblu è stato perfetto, con otto vittorie consecutive: “Fare 30 punti in 11 gare vuol dire che quest’anno si è lavorato bene, con oculatezza e che tutti dovranno fare i conti con noi. Non siamo li per caso, chi dice il contrario parla evidentemente per gelosia. Quello che si è fatto in queste prime 11 giornate è qualcosa di eccezionale”.
Ma per Marinelli la presidenza non è un punto di arrivo, bensì di partenza: “Sono tante le cose che voglio, vogliamo fare. I sogni da realizzare sono parecchi e cercheremo di arrivarci. Io mi considero una persona ambiziosa, forse a volte un po’ troppo esuberante, ma mi guida l’eterno amore per questa squadra. Una cosa è certa: io gioco per vincere e non per arrivare secondo, tanto nella vita quanto nello sport”.
E in attesa della partita di domenica al Voltini “da presidente faccio dei grossi auguri a tutti quelli che come me hanno il Pergo nel cuore”.
ab