Cronaca

Definito l'organigramma di Padania Acque: ecco i due nuovi manager

Padania Acque Spa presenta i due nuovi manager che guideranno la società di qui ai prossimi anni, cui spetta il compito di governare l’ambizioso programma di investimenti previsto nel Piano d’Ambito: 80 milioni nel quadriennio 2016-2016 per progetti ed opere in cantiere; 400 milioni previsti nell’arco del trentennio. Al termine di un’accurata selezione, sono state individuati come direttore generale Marco Lombardi e direttore tecnico Giovanni Sala. “Due figure dall’alto profilo professionale – ha spiegato in una conferenza stampa il presidente di Padania Acque Claudio Bodini – dotate di conoscenze tecnico-organizzative settoriali e caratterizzate da un percorso formativo e manageriale di assoluto rilievo. Esperienza, professionalità e conoscenze specifiche sono stati i criteri che ci hanno guidato nella scelta”.

Marco Lombardi, 43 anni di Novara, laureato in ingegneria per la pianificazione e gestione del territorio presso il Politecnico di Milano, ha ottenuto due master (in Ingegneria per l’ambiente e infrastrutture sostenibili presso il Royal Institute of Technology di Stoccolma, e in Gestione e strategia di impresa presso Il Sole 24 Ore Business School). Lavora da oltre 15 anni nella direzione e gestione di aziende di pubblici servizi, soprattutto in campo idrico. E’ stato consulente di direzione nel settore ambientale e dei servizi pubblici locali (energia elettrica, gas, acqua, rifiuti e trasporti); dal 2005 al 2008 direttore responsabile delle attività amministrative e tecniche dell’Autorità d’Ambito 1 Piemonte; 2008 ha lavorato in qualità di direttore operativo presso Acqua Novara VCO S.p.A.
Giovanni Sala, 52enne originario di Brescia, laureato in Ingegneria Civile presso il Politecnico di Milano, ha svolto dal 2007 all’ottobre 2016 il medesimo incarico di direttore tecnico nell’azienda pubblica Acque Veronesi. In precedenza ha ricoperto altri ruoli di rilievo sempre in campo idrico: dal 2001 al 2006 è stato responsabile dell’esercizio fognatura e depurazione e anche responsabile dell’area di progettazione, cartografia, lavori e patrimonio presso AGSM VERONA S.p.A; dal 1998 al 2001 per conto di ASM BRESCIA S.p.A. ha rivestito la posizione di responsabile della gestione degli impianti di depurazione della città Brescia e comuni limitrofi.

“L’introduzione nell’organigramma societario della figura del direttore generale – ha spiegato ancora Bodini, affiancato dall’amministratore delegato Alessandro Lanfranchi – con la funzione principale di supervisione e coordinamento dell’intera gestione ed organizzazione tecnica ed amministrativa dell’azienda, e la nomina di un nuovo direttore tecnico dei servizi di gestione di acquedotti, fognatura e depurazione, si inserisce nel piano di interventi necessari al potenziamento e all’efficientamento dell’azienda”. Una scelta che, a scanso di equivoci, graverà sulle casse di Padania Acque meno di quanto abbiano fatto fino a pochi mesi fa l’esistenza di due società ‘sorelle’ (patrimoniale  e gestionale) e la galassia di società satellite che oggi sono state inglobate. Le spese di funzionamento e quelle legate ai costi degli organi di amministrazione sono infatti passate da 600mila a 250mila euro l’anno, assicurano i vertici delle società. Mentre la presenza dei due supermanager, ai quali spettano 135mila euro (direttore generale) e 105mila euro (direttore tecnico) l’anno, viene compensata dalla fuoriuscita dall’organigramma di due figure storiche dei servizi pubblici cremonesi, entrambi in pensione o prossimi ad andarci: l’ingegner Andrea Guereschi, proveniente da Aem e l’ingegner Amilcare Piazza.

g.biagi

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