Cronaca

La caciotta della solidarietà al Mercato di Campagna Amica a Rivolta d’Adda

“A due mesi dal terremoto che ha ferito il Centro Italia non possiamo che proseguire e  rafforzare il nostro impegno per la ricostruzione: per questo motivo abbiamo chiesto e ricevuto altre trecento ‘caciotte della solidarietà’, che si aggiungono alle settecento già vendute in terra cremonese. Sono prodotte con il latte delle stalle di Amatrice, Norcia e Leonessa, che torniamo a proporre sui Mercati di Campagna Amica, a partire dall’appuntamento di domenica 23 ottobre a Rivolta d’Adda. Il sisma ha colpito un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini che occorre ora sostenere concretamente per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento”. Con queste parole Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona, sottolinea la necessità che “la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell’economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo”.
Da qui l’impegno degli agricoltori di Coldiretti Cremona, che domani a Rivolta d’Adda, dalle ore 8 alle 12,30 nel consueto appuntamento con il Mercato di Campagna Amica in piazza Vittorio Emanuele, si preparano a dar vita a un’altra mattinata nel segno della solidarietà, con la vendita della caciotta salva-stalle.
La caciotta, di 1,3 kg, con la speciale etichetta “Aiutaci ad aiutarli”, sarà proposta al prezzo di 10 euro e l’intero incasso della vendita benefica sarà immediatamente consegnato ai produttori. “Obiettivo dell’iniziativa, che Coldiretti sta proponendo in tutta Italia, è far fronte, oltre ai danni diretti provocati dal terribile evento, anche a quelli indiretti e dunque alla necessità di dare continuità e futuro alle realtà produttive –  prosegue  Voltini –. Sono quasi mille le aziende agricole delle campagne terremotate dove si sono verificati danni strutturali a case, stalle e fabbricati rurali. Dietro l’acquisto di questa caciotta, semplice e genuina, ci sono migliaia di mucche salvate e con loro allevatori e famiglie che potranno continuare la propria attività aziendale.”
 

 

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