Politica

Società partecipate e non: si è discusso di cosa (non) vada dopo 5 anni di Pd

Una conferenza stampa che ha messo in luce la situazione amministrativa di Crema dal punto di vista di una parte di opposizione.

I consiglieri comunali Antonio Agazzi e Tino Arpini, insieme all’avvocato Martino Boschiroli, sabato hanno riassunto quanto a Crema vada e non vada, a cominciare dall’intricata partita sulle società partecipate.

“E’ strano che non si riesca ad uscirne dal groviglio in cui alcuni sindaci soci di Scrp si sono infilati, perché le partecipate, così come sono e vorrebbero smantellare, sono frutto proprio di un’ideologia di sinistra”. Così Agazzi ha commentato la situazione complicata che ruota attorno alla gestione dei rifiuti.

“Di pazienza i cremaschi ne hanno avuta tanta e nonostante questo resti un disservizio le tariffe non accennano a diminuire, anzi, aumentano. E allora perché il Bilancio è dato così ampiamente in attivo? – ha sottolineato Boschiroli – Lgh, che ora è stata assorbita da A2a, ha chiuso con un utile incredibilmente attivo. Viene naturale chiedersi se questi utili siano stati distribuiti a pioggia sul territorio o se sia stato fatto business”.

“Mi sembra che due anni siano un tempo troppo lungo per venire a capo della gara d’assegnazione, anzi, credo si possa tranquillamente dire che sia una tempistica assurda, come assurde sono e restano alcune proposte del Cda di Scrp, che avanza idee di segretezza poco consone”, ha rimarcato il consigliere della civica “Servire il cittadino”. Anche Rifondazione Comunista, qualche giorno fa, aveva condannato l’intenzione della società partecipata di secretare i documenti. “Non mi sembra una proposta in linea con i ragionevoli canoni di trasparenza e spero che i sindaci del territorio non accettino di escludere i propri Consigli comunali su partite tanto importanti”, ha proseguito Agazzi, sottolineando altrsì il fatto che “è inutile chiedere le dimissioni del Cda, in quanto è appena stato incaricato, con qualche volto nuove e tante conferme. Eppure dalla matassa del bando di gara, Scrp non sembra riuscire a venire a capo”.

Durante la conferenza stampa, sono stati sviscerati molti altri argomenti che hanno caratterizzato i quasi cinque anni dell’Amministrazione Bonaldi: dal luogo di culto islamico alla battaglia per il Tribunale, dai quartieri, che secondo Arpini sono un po’ “abbandonati a sé stessi”, al tema dei varchi elettronici, fino ad arrivare al progetto “C. Re. M. A. 2020”. “La riqualificazione della stazione ferroviaria è un’ottima notizia e i cremaschi l’attendevano da molto, ma il sottopasso ciclopedonale non è ciò di cui i cittadini hanno bisogno – ha proseguito Agazzi – Quel che richiedono e che realmente serve loro è il superamento veicolare della barriera ferroviaria, come quello realizzato dalla Giunta Bruttomesso in via Indipendenza, che poi hanno inaugurato la Bonaldi e i suoi assessori”.

Agazzi, in conclusione, è tornato nuovamente sulle partecipate: “Su questo tema in particolare, ma come in tanti altri di cui abbiamo discusso, emerge palesemente l’incapacità di leadership territoriale dell’Amministrazione Bonaldi e del Pd”.

Ambra Bellandi

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