Cronaca

Bandirali minaccia ricorso al Tar. Bergamaschi: 'Nessuno stallo perso'

Sicurezza e parcheggi in via Piacenza: Mauro Bandirali minaccia ricorso al Tar.

Dopo la polemica dello scorso marzo, sedata dal comunicato condiviso con l’Amministrazione, il gelataio più famoso di Crema torna sul piede di guerra, perché i cambiamenti attuati alla sicurezza dei parcheggi di via Piacenza proprio non gli piacciono.

L’inasprimento dei rapporti con il Comune erano iniziati in primavera, quando Bandirali aveva lanciato una frecciatina, sulla pagina Facebook della gelateria. Nel post si leggeva: “Il Comune ci toglie i parcheggi. Per prendere un cono gelato ci toccherà andare a piedi”.

L’assessore alla Viabilità Fabio Bergamaschi aveva poi spiegato che nessuno stallo sarebbe stato eliminato ma che si sarebbe andati “non solo a creare percorsi pedonali protetti e a sviluppare un collegamento ciclopedonale di un centinaio di metri da via Zuvadelli verso Ripalta cremasca, ma anche ad ampliare la dotazione di stalli di sosta, anche attraverso l’introduzione di sensi unici che consentiranno un notevole e necessario potenziamento della capacità di attestamento per residenti ed i fruitori delle attività commerciali. Commercio, sicurezza stradale, dotazione di stalli per i residenti, fluidità veicolare sono spesso tensioni divergenti. L’eterna sfida è quella di trovare un contemperamento tra queste esigenze, tutte di per sé legittime e bisognose di tutela. Credo che nel caso di specie si tratti di una sfida ampiamente vinta, grazie ad un buonsenso che ha trovato riconoscimento in tutti i tavoli di confronto avviati con i portatori di interesse, incluse le associazioni di categoria coinvolte”bandirali_recut

E Mauro Bandirali aveva dato il proprio benestare.

Ora, a distanza di tre mesi, il gelataio torna all’attacco, affermando di essere diventato il “bersaglio dell’Amministrazione” e minacciando di fare ricorso al Tar, perché, secondo lui, il problema di viabilità su via Piacenza non è costituito dagli stalli antistanti la gelateria.

E l’assessore Bergamaschi non ha fatto attendere la propria risposta: “Se non fosse per dare evidenza della massima trasparenza, correttezza e buona fede dell’Amministrazione Comunale nel trattare la vicenda e negli stessi rapporti con il Sig, Bandirali, forse perfino eFoto Sccessivi, potrei rispondere semplicemente allegando una fotografia inviatami da una concittadina per denunciare l’evidente pericolosità degli stalli di sosta davanti alla gelateria o, paradossalmente, la stessa fotografia con cui si l’interessato si è fatto immortalare da un quotidiano locale: macchine parcheggiate con il posteriore che invade la corsia di marcia di oltre un metro, con i pedoni letteralmente in mezzo alla strada perché privi di un percorso protetto alternativo. Ciclisti, pedoni, passeggini, carrozzine di persone diversamente abili, spesso utenti stessi della rinomata gelateria, tutti in mezzo alla strada a farsi pettinare dalle auto in transito”. Questa dunque la situazione che la foto documenta.

Bergamaschi, nel comunicato, ha aggiunto: “L’Amministrazione con il Sig. Bandirali ha usato i guanti di velluto, con dialogo e rispetto. Il tema della messa in sicurezza di via Piacenza è stato affrontato dal sottoscritto in prima persona in sua presenza almeno tre volte e sempre è stata da lui riconosciuta l’effettiva pericolosità del tratto coinvolto, sebbene raccomandando all’Amministrazione sensibilità per la garanzia degli stalli di sosta. A fronte di tale rassicurazione, cui infatti è stata tenuta fede da parte del Comune che addirittura ha incrementato abbondantemente il numero di parcheggi a servizio del comparto, al termine dei colloqui è sempre parso convinto, se non poi far seguire un pellegrinaggio ininterrotto presso gli uffici comunali di rappresentanti del suo interesse particolare, avvocati, associazioni di categoria, architetti e santi in Paradiso di ogni ordine e grado che tornavano a mettere in discussione la progettualità in cantiere nell’interesse pubblico, stimolati da chissà quale fuorviante ricostruzione, finendo poi per congedarsi dai colloqui con un giudizio netto e confortante: ‘mi pare un intervento di assoluto buon senso e non vedo cosa ci sia da recriminare’. La favorevole presa di posizione pubblica dello scorso marzo da parte dello stesso Sig. Bandirali sembrava aver messo fine ad un balletto di posizioni incomprensibile, ma evidentemente così non è e se intende che si esprima in merito un giudice che così sia, anche se si tratta dell’epilogo che si sarebbe voluto e potuto evitare con un maggior uso del buon senso. Parla di perdita di posti di lavoro connessa alla perdita degli stalli di sosta: non so con quale fantasia si possa sostenere una simile tesi, alla luce del fatto che gli stalli di sosta addirittura aumentano di 26 unità nel raggio di quaranta metri grazie ai sensi unici di via Zuvadelli e via Cavalleri e del fatto che cinque nuovi stalli sono stati messi a disco orario proprio per la garanzia di rotazione a beneficio delle attività commerciali. Sono pronto a scommettere che sia per la grande qualità del prodotto commercializzato che per l’effettiva realtà dei fatti l’attività non perderà un solo cliente. Al contrario, i clienti potranno beneficiare di molti stalli finalmente regolarizzati, al riparo dal rischio di sanzioni amministrative come prima accadeva. A tutela del proprio volume di affari, piuttosto, mi preoccuperei del danno di immagine conseguente a questa incomprensibile presa di posizione, che sta alienando molte simpatie non solo nel quartiere che a gran voce reclama sicurezza, ma in un’opinione pubblica generalmente sempre più sensibile al tema della sicurezza stradale.”

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