Cronaca

Marijuana, una serra dietro finta parete: sequestrati 600 semi

I Carabinieri della stazione di Bagnolo Cremasco nella serata di sabato 2 luglio hanno proceduto alla perquisizione locale di un’abitazione di un giovane operaio del posto, rinvenendo nel garage una serra per la coltivazione di marijuana. Aveva escogitato un sistema molto efficace per eludere i controlli costruendo una parete in cartongesso all’interno del garage di casa sulla quale aveva appeso diversi scaffali per custodire gli utensili, tanto da non lasciar trasparire la presenza di una intercapedine. L’uomo è apparso inizialmente molto sicuro di sé, fino a che i militari,  toccando la parete, hanno percepito che vi era del vuoto dall’altra parte e hanno chiesto spiegazioni- A quel punto, messo alle strette, ha ammesso la presenza di una stanza occulta accessibile solo dal vano scale posizionato all’esterno. All’interno era stata predisposta una vera e propria serra con tanto di isolamento, nonché un sistema di aerazione ed impianto di irrigazione e diverse lampade alogene. Trovati sul posto anche altri attrezzi del mestiere: un barattolo contenente 10 grammi di marijuana essiccata, una bilancina di precisione, circa 600 semi pronti ad essere seminati per una nuova coltura, evidentemente sequestrati.
Il 36 enne, incensurato, è stato deferito per detenzione di sostanze stupefacenti e strumenti atti alla coltivazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cremona.
Sempre più frequenti sono i sequestri di droga fatta in casa negli ultimi mesi, una pratica divenuta più facile anche grazie alla disponibilità di attrrezzature acquistabili via internet. La marijuana è una sostanza stupefacente che può essere coltivata tutto l’anno e a fronte di costi molto bassi di produzione ha una resa molto elevata, visto l’elevato consumo nel mondo giovanile. Pratica pericolosissima, in quanto  sono in circolazione semi geneticamente modificati che hanno una resa sicura e un principio attivo molto elevato (THC), anche superiore del 400% rispetto al passato, in grado di creare danni permanenti a livello psicofisico. Si tratta della cosiddetta skunk o “super marijuana” che, secondo recenti studi del Ministero della Salute-Dipartimento delle politiche antidroga, porta ad un notevole incremento della psicosi e delle malattie mentali (schizofrenia e disturbo bipolare).

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