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Scuole, Cremona fa la voce grossa con Crema: dannoso 'spacchettare' lo Stanga

Studenti dello Stanga in una foto di repertorio

Cremona ribadisce la linea dura verso Crema per quanto riguarda gli ambiti scolastici, con la ferma presa di posizione del vicesindaco Maura Ruggeri (che è anche membro autorevole del Pd) che nella commissione Istruzione del Comune di Cremona del 30 giugno ha ribadito tutte le ragioni della proposta che qualche settimana fa ha spaccato il Consiglio provinciale e lo stesso Pd. “Il dimensionamento di cui stiamo parlando – ha detto – non è un obbligo, ma un’opportunità da cogliere che potrebbe venire incontro a elementi di debolezza dell’attuale configurazione, penso ad esempio all’istituto Stradivari. La proposta è frutto di un ampio percorso di condivisione, scaturito da mesi di confronto tra uffici scolastici territoriali (l’ex provveditorato), Provincia che è l’ente deputato a decidere, le singole direzioni scolastiche, i sindacati”. Ruggeri ha rimarcato che “non è vero che c’è un anno di tempo: la scadenza per decidere quale assetto dare ai due ambiti scolastici previsti in Provincia è il 31 ottobre, valida a partire dal 2017/2018. Se entro il 31 ottobre non si decide, nulla cambia, si resta in una situazione di stallo e si rischiano criticità preoccupanti”.

Altra stoccata ai cremaschi è venuta dal consigliere Pd Luigi Lipara: “Si fa un danno se si lega il tema del dimensionamento scolastico a questioni territoriali. Il percorso seguito è stato privo di strappi, non è stato affrettato. Lo Stanga va tenuto unito perchè punto di riferimento per un intero contesto produttivo con interessi anche extraprovinciali che gravitano attorno ad esso. E’ impraticabile ‘spacchettare’ lo Stanga sulla base di esigenze territoriali. Non credo – ha concluso Lipara – che rispetto al buon senso e alla buona organizzazione servano delle mediazioni”.

I cremaschi hanno invece proposto l’unificazione delle due sezioni di Crema e Pandino con il professionale Marazzi, cerando un unico istituto al 100% cremasco. La proposta che piace al comune di Cremona è la stessa dell’atto di indirizzo votato a maggioranza in Consiglio Provinciale qualche settimana fa con l’astensione dei cremaschi: il pezzo forte è l’accorpamento della sezione cremonese del Liceo artistico Munari (324 alunni a Cremona, 551 a Crema) all’istituto Stradivari (448 iscritti, tra scuola di liuteria, professionale tessile e liceo Musicale), formando così un “Polo della musica e delle arti” da 772 alunni che potrà dare un minimo di stabilità a una scuola (lo Stradivari) che da anni vive di deroghe essendo abbondantemente sotto i 600 alunni minimi per poter godere di autonomia. E lo status di scuola ‘speciale’ richiesto da tanti anni al Miur non è mai arrivato. A Cremona piace poi l’idea di accorpare professionale Apc al tecnico Torriani, separando il primo dal Marazzi di Crema al quale era stato forzatamente aggregato qualche anno fa per far fronte alla morìa di iscritti. In questo modo si verrebbe a formare un polo meccanico produttivo forte dei 309 iscritti dell’Apc e dei 1277 del Torriani. Un’aggregazione – ha spiegato la vicesindaco cremonese  -che trova la sua ragion d’essere anche nel creare all’interno di uno stesso istituto il doppio percorso professionale e tecnico per consentire agli studenti di migrare più facilmente dall’uno all’altro o viceversa. Secondo Ruggeri, “quest’idea è stata approvata anche dalla stessa dirigente del Torriani”.

Lo Stanga, principale motivo di divisione coi cremaschi, “deve restare un istituto unico in provincia e questo non per il bene di Cremona o Crema, ma dell’intero territorio”, ha spiegato Ruggeri. “Un eventuale scorporo delle due sedi cremonesi da quelle cremasche non va nella direzione di un rafforzamento, come chiedono le direttive ministeriali, ma di un indebolimento con il rischio di perdere l’identità di scuola agraria. Inoltre, aggregare le sezioni cremonesi dello Stanga ad altra scuola porrebbe il problema dell’utilizzo di palazzo Stanga, lasciato in eredità alla Provincia con il vincolo dell’utilizzo a scuola agraria”.

Tra i contributi emersi in commissione, quello della consigliera M5S Lucia Lanfredi che ha proposto di valutare l’aggregazione Beltrami-Vacchelli-Ghisleri (già esistente) con il professionale Apc che, unito al Torriani, scuola di per sé molto gettonata, porterebbe a problemi di gigantismo.

gbiagi

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