Pendolari su gomma, comodi ma insoddisfatti
I pendolari apprezzano molto di più il trasporto pubblico su gomma che quello su ferro. Influisce sul giudizio la vicinanza delle fermate a casa, la possibilità di trovare posto a sedere, la pulizia ed il comfort. Ciononostante, la stragrande maggioranza degli utenti preferirebbe potersi spostare con il treno – o metropolitana o tram – oppure con la propria macchina.
Così hanno risposto i 503 partecipanti al questionario redatto dal Comitato pendolari cremaschi insieme ai circoli Legambiente dell’Alto cremasco e di Melegnano/Cerro al Lambro. Motivo della ricerca era “raccogliere un campione di dati per avere un riscontro riguardo alla situazione attuale del servizio”. Riscontro che nelle prossime settimane verrà trasmesso anche ad Autoguidovie italiane.
Dall’analisi dei risultati emerge come in larga parte abbiano risposto al questionario utenti residenti nel sud-est dell’hinterland milanese. Poco meno della metà (46%) ha un’età compresa tra i 26 e i 50 anni e utilizza il servizio di trasporto su gomma per andare al lavoro – solo uno su quattro è uno studente che si sposta per motivi di studio – con cadenza quotidiana (5-6 volte a settimana).
Se per il 70% dei viaggiatori la dislocazione delle fermate è comoda, la percentuale si abbassa parlando di frequenza delle corse: solo il 40% la ritiene almeno sufficiente (di cui il 12,92% buona e l’1,79% ottima), mentre il 33% – ovvero un pendolare su 3 – la reputa insufficiente, e il 28% addirittura pessima. Migliore, invece, l’opinione in merito al posto a sedere: per quasi 2 viaggiatori su tre (64,22%) il numero di posti è consono.
Netta la spaccatura d’opinione in merito alla pulizia dei mezzi, al comfort e alla puntualità del servizio: si sono detti soddisfatti rispettivamente il 52,09%, 54,67% ed il 50,1% degli interrogati. Prevalentemente negativo il giudizio in merito alle aree d’attesa e alla comunicazione di problemi e disguidi, non sufficiente per il 67,2% e il 58,65% dei viaggiatori.
Particolarmente significativo è l’ultimo poker di domande del questionario: se circa il 72% dei viaggiatori utilizza l’autobus solo nei giorni lavorativi, una pari quota (73,76%) ritiene sia meno conveniente dell’auto in quanto a tempi di percorrenza, tant’è che in molti (68,19%) preferirebbero utilizzare il mezzo privato, se ne disponessero. Dunque, viva l’auto? Non proprio: andrebbe benissimo anche l’alternativa su rotaia (94,23%), se ci fosse la possibilità.
Stefano Zaninelli