Cronaca

Carabinieri: formazione sulla violenza domestica

Si è svolto nel mese di aprile il corso di formazione, a cura della Rete Con-Tatto, rivolto ai comandanti e vicecomandanti dei carabinieri delle 10 stazioni che presidiano il territorio cremasco. Tema del corso, concordato e sollecitato dal capitano dei carabinieri di Crema, Giancarlo Carraro, è stata la violenza domestica, spiegata, illustrata ed approfondita grazie all’audizione di più professionalità: un avvocato, una psicologa e dai volontari dell’associazione.

“Spesso – spiega Carraro – accade che le donne siano vittime anche di molestie ed atti persecutori da parte di ex compagni, mariti, fidanzati e colleghi di lavoro che si traducono, a volte, anche in azioni violente.  La vittima, in questi casi, avverte una persistente grave sensazione di paura ed ansia tanto da alterare le proprie abitudini di vita. È possibile intervenire, spesso risolutamente, se la problematica viene rappresentata alle forze dell’ordine sul nascere, adottando eventualmente provvedimenti amministrativi  quali la diffida e l’ammonimento che non sono vere e proprie misure coercitive o giuridicamente rilevanti nei confronti dell’aggressore ma costituiscono una sorta di difesa/barriera ed una forma di deterrenza efficace, soprattutto nei confronti di quei molestatori che non hanno mai avuto problemi con la legge”.

A livello normativo, il reato di violenza domestica è stato introdotto solo nel 2013. I dati raccolti dalla sezione Atti persecutori del Comando generale dei carabinieri raccontano una triste realtà: oltre il 90 % dei reati di violenza domestica è causato dall’uso delle armi. In situazioni come queste si rende necessario intervenire prima che il problema degeneri. “La nuova  legge 119 del 15 ottobre 2013 – aggiunge il capitano – prevede la possibilità di sequestrare preventivamente le armi, anche se legalmente detenute, quando si verificano episodi di litigiosità domestica. Sino al mese di ottobre del 2013 però non si poteva intervenire in maniera adeguata e la vittima era costretta ad allontanarsi dall’abitazione familiare cercando ripari di fortuna”.

L’introduzione della legge 119/2013 è certamente un passo avanti dal punto di vista normativo. Ma per contenere il fenomeno della violenza domestica è necessaria la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine: “rivolgersi ai Carabinieri, anche semplicemente per chiedere un consiglio, è la cosa migliore – conclude il capitano Carraro – senza vergognarsi di quello che si dovrà raccontare, trovando sicuramente persone (spesso anche di sesso femminile), molto competenti e disposte ad aiutare a risolvere questi disagi”.

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