Politica

Ponte sull’Adda: nel 2017 i lavori ma mancano risorse

I presenti al Tavolo di coordinamento per la Paullese

“Entro l’anno sarà conclusa la gara d’appalto per la realizzazione del nuovo ponte di Spino d’Adda e avviati i conseguenti lavori per maggio 2017. Una tempistica chiara e definita, che porterà alla conclusione dell’opera a dicembre 2018 con un suo collaudo entro giugno 2019. In questo modo, e grazie alle risorse reperite da Regione Lombardia (16,5 milioni di euro), si concluderà l’ultimo lotto della Paullese a carico della provincia di Cremona”.

Ad affermalo è Carlo Malvezzi, consigliere regionale Ncd e presidente della commissione Affari istituzionali di Regione Lombardia, all’indomani dell’incontro del Tavolo regionale di coordinamento per la Paullese. Oltre ai lavori per la realizzazione del ponte sull’Adda, altro tema chiave emerso durante l’incontro è lo stato d’avanzamento degli interventi nel tratto milanese da Zelo Buon Persico a Spino d’Adda: “Servono 14,9 milioni di euro su un costo complessivo di 23,5 milioni – aggiunge Malvezzi – è indispensabile, ora, che il governo nazionale faccia la sua parte. Per questo ci muoveremo compatti chiedendo un impegno preciso a Renzi”. Su un costo totale di 287,5 milioni di euro, Regione Lombardia ne ha stanziati 253,7 milioni, di cui 117,5 per il tratto cremonese e 136,3 per quello milanese. “Abbiamo ampiamente fatto la nostra parte per vedere realizzata un’opera che avrà un impatto sulla viabilità regionale ed extraregionale – conclude l’esponente Ncd –  è chiaro che a questo punto anche il governo nazionale deve fare la sua: procederemo con una richiesta formale nelle sedi opportune, serve un ultimo sforzo per vedere completata un’infrastruttura utile all’intero paese”.

Temi importanti quelli affrontati ieri a palazzo Lombardia, sia per lo sviluppo del territorio sia per quanto concerne le infrastrutture viabilistiche della Regione. “Tutto questo – riporta il consigliere Pd Agostino Alloni – davanti al sedia vuota dell’assessore Alessandro Sorte, il quale convoca la riunione e poi non si presenta”. Alloni frena però l’entusiasmo del consigliere Malvezzi: per il completamente effettivo dei lavori di raddoppio della Paullese mancano 15 milioni di euro, “e nonostante siano andati già andati a gara, serve una riapprovazione del progetto da parte del Cipe perché sono trascorsi più di sette anni e quindi sono decaduti i tempi di validità dell’ok ministeriale”.

Tavolo di coordinamento, un momento dell'incontro
Tavolo di coordinamento, un momento dell’incontro

Rispetto invece al ponte sull’Adda, “il progetto è pronto a fine mese ma risulta mancante di circa 1,5 milioni di euro su un totale di 16,5. Per sopperire al problema tecnico della mancata realizzazione della pista ciclabile e dell’impossibilità di attraversamento dei mezzi agricoli è stato recuperato il vecchio ponte asburgico. Questa modifica progettuale però ha comportato un aumento del 10% della spesa che va necessariamente reperita”. La proposta del consigliere Pd va nella direzione di riconvocare il Tavolo con maggiore frequenza; condivisa la proposta di invitare anche il Governo e il Ministro Del Rio, Alloni mette l’accento sulla necessità di “concordare la reperibilità delle risorse mancanti, ma non solo: fondamentale sarà in questa fase discutere della Paullese non solo in termini viabilistici ma anche del prolungamento della metropolitana gialla da  San Donato”.

La richiesta di convocazioni più regolari ha trovato d’accordo il sindaco Paolo Riccaboni (Spino d’Adda), che ha osservato come “serva affrontare i problemi irrisolti, da San Donato (intersezioni semaforiche) a Peschiera (barriere acustiche), da Pantigliate (mezzi agricoli) a Spino”. Riccaboni ha fatto inoltre presente come il ponte sull’Adda non sia che una delle criticità da affrontare: “chiediamo da tempo la circonvallazione, promessa fin dal 2006. Restano poi, oggi ancora più impellenti, i problemi legati alle attività, alla viabilità nel Villaggio Adda, al trasporto pubblico locale”. Dopo l’apertura del secondo lotto, gli autobus a Spino transitano attraverso zone residenziali: “La Provincia di Cremona ha rassicurato che si interverrà a riguardo – conclude Riccaboni – ed è mia ferma intenzione fare valere in ogni sede il diritto di Spino a riavere le fermate al Ponte e vedere risolte tutte le criticità viabilistiche, e insieme collaborare con il territorio per raggiungere il risultato finale della riqualifica completa”.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...