Depuratore, interrogazione di Coti Zelati sugli scarichi
L’attività del depuratore di via Colombo torna ancora sotto i riflettori. A puntare l’attenzione su alcune presunte irregolarità è il consigliere di maggioranza Emanuele Coti Zelati, esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà. Nell’interrogazione a risposta scritta indirizzata al sindaco e all’assessore all’Ambiente, il consigliere chiede spiegazioni in merito ad alcune situazioni “circa gli scarichi del depuratore, che svariati cittadini giudicano irregolari”.
Come spiega lo stesso Coti Zelati, “pare che, con una certa frequenza, il depuratore di Crema scarichi nel fiume Serio reflui che, con ogni evidenza, appaiono come non correttamente trattati e che, a parere del sottoscritto, andrebbero verificati in un periodo di almeno breve termine al fine di accertare eventuali malfunzionamenti ed anomalie, eventuali responsabilità in proposito e possibili danni all’ecosistema fluviale”.
Non è la prima volta che una denuncia di questo tipo viene portata all’attenzione del Consiglio comunale. Nel 2014 gli esponenti del Movimento 5 Stelle chiedevano di riferire in merito a “versamenti irregolari”, tali da aver portato l’Arpa a diffidare Linea Gestioni. In risposta, l’assessore Matteo Piloni aveva spiegato che il ritardo nei lavori di adeguamento all’impianto di via Colombo erano causati dai rapporti infelici tra Ato e Padania Acque, a cui ancora non era stato affidata la gestione del ciclo idrico. A distanza di pochi mesi, l’Arpa aveva proceduto ad una seconda diffida a Linea Gestioni per il medesimo motivo.
Riferendosi agli scarichi, il consigliere Coti Zelati spiega si tratti di “fatti gravi, perché incidono sia sulla salute del nostro ambiente e dei cittadini”. Perciò chiede “i dati, a partire dal dicembre 2013, relativi agli scarichi del depuratore di Crema con una evidenziazione dei valori fuori norma, una spiegazione della causa degli stessi e un chiarimento circa le responsabilità connesse; l’elenco delle azioni messe in campo per evitare il ripetersi di tali situazioni; infine, un chiarimento circa le eventuali carenze strutturali dell’impianto di depurazione di Crema”.