Cronaca

Smantellano furti di rifiuti elettronici: encomi a 3 agenti

Nella foto, Angelo Imperatori, Michele Borella, Stefania Bonaldi, Luca Familiare, Michele Petrella, Vincenzo Cappelli.

Per l’eccellente lavoro svolto nell’ambito dell’indagine sui Raee, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, il sindaco Stefania Bonaldi ha consegnato stamani, presso il suo ufficio, le lettere d’encomio a tre agenti della Polizia locale di Crema – il vicecommissario Michele Borella, il sovrintendente Angelo Imperatori e l’agente scelto Luca Familiare – esprimendo “un sentimento di gratitudine e riconoscenza”.

L’INDAGINE – Negli ultimi giorni di febbraio la Polizia locale ha identificato e denunciato un manipolo di soggetti che in più occasioni hanno trafugato rifiuti elettronici dalla piattaforma ecologica di via Colombo. I furti avvenivano dopo perlustrazioni in loco effettuate grazie a tessere intestate ad altre persone; una volta avvistato il bersaglio – batterie e apparecchiature con valore commerciale – venivano rimossi gli ostacoli e predisposto il furto. Non sono mancati episodi di minacce.

PERICOLOSITÀ – Il fenomeno dei furti di Raee è attuale: i pezzi di un certo valore vengono esportati all’estero per poi essere smaltiti. Ma questa non è che una parte del problema; l’altra concerne il pericolo ambientale: “C’è particolare attenzione da parte del legislatore al fenomenico del traffico e del riciclo dei rifiuti – ha spiegato il vicecommissario Borella – La pericolosità è insita nel processo di smaltimento, da ciò che viene ricavato dallo smaltimento; nel caso delle batterie, acido e piombo”.

NUCLEO – Da qui l’importanza dell’attività svolta dagli agenti della Locale di Crema. “Abbiamo costituito un nucleo di polizia ambientale – ha spiegato il vicecomandante Michele Petrella – forti delle esperienze dalle quali tutti proveniamo. Da parte nostra il monitoraggio sul territorio continua: vorremmo anzi estendere l’attività ad altre situazioni dannose per il territorio e per l’ambiente, sia svolgendo azioni preventive sia, quando serve, repressive”.

SERVIZIO – Come ha ricordato il sindaco, “Momenti come questi ne abbiamo vissuti sia con i carabinieri sia con la Polizia di Stato. Questo momento è ancora più gradito poiché riguarda la Polizia locale e i suoi agenti, distintisi in un’operazione investigativa molto particolare. Siamo lontani dall’idea dell’agente come mero vigile: l’attività investigativa ed il presidio del territorio rendono un servizio a 360 gradi, qualificante per le forze dell’ordine e, indirettamente, per l’amministrazione”.

Stefano Zaninelli

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