Politica

Varchi elettronici,
Bonaldi: “superare la
logica dell’orticello”

“Il Comune di Crema è pronto a fare la sua parte, a mettere a disposizione risorse ingenti per un progetto territoriale, non importa se nel nostro perimetro comunale avremo un solo varco elettronico esattamente come avrà il Comune più piccolo del nostro comprensorio, per noi è la logica di territorio, una logica solidale, quella che deve prevalere”. È quanto afferma il sindaco Stefania Bonaldi in una nota che racchiude diverse considerazioni rispetto al tema della sicurezza sul territorio.

VARCHI – Diramata oggi, la nota arriva dopo settimane di turbolenza. Tutto è iniziato con la richiesta di 26 sindaci – non tutti del Cremasco – di ricevere chiarimenti in merito alle risorse liberate dalla cessione del 51% delle quote di Lgh a A2A, che s’ipotizzava sarebbero state impiegate per l’installazione dei varchi elettronici. Al contrario, la richiesta di chiarimenti ha in qualche modo reso evidente il bipolarismo di un sistema che, pur guardando al Cremasco come un insieme, non si scorda di essere composto da tante piccole ed autonome unità, ognuna con legittimi interessi particolari.

INTERESSE – Questo ciò che il sindaco individua come tema territoriale: il progetto dei varchi “Serve a rendere evidente chi è davvero interessato e chi fa solo finta – spiega – a dare risposte vere alle richieste di sicurezza della nostra gente. Diventa l’emblema di un nuovo modo di rapportarci ai temi che interpellano gli amministratori del Cremasco, in particolare i suoi 50 sindaci che sono riferimento di circa 160 mila abitanti, primi cittadini che devono abituarsi a dare risposte condivise e coordinate, se vogliono che le stesse siano efficaci”.

SISTEMA – In tal senso, risposte “di sistema” ce ne sono state da parte dei sindaci del Cremasco, e hanno portato alla realizzazione del canile comprensoriale di Vaiano, alla salvaguardia dell’Asst di Crema, all’accordo per la Caserma dei Vigili del fuoco e alla gara unica per i rifiuti. Secondo il sindaco, anche in questo caso “è fondamentale puntare su logiche condivise e solidali, all’interno della nostra area omogenea, superando tutti gli ostacoli che si frappongono alla risposta solidale, persino quelli emotivi e personali”.

COOPERAZIONE – La convinzione da cui muove il sindaco Bonaldi non lascia adito a fraintendimenti: la sicurezza “richiede risposte di sistema, lontane dalla tentazione dell’individualismo. Una risposta collettiva richiede un territorio capace di coordinarsi, superando la logica dell’orticello, poiché una delle poche certezze maturate nel confronto con la realtà è che nessuno è in grado di salvarsi da solo, perché la solitudine ci indebolisce e rende vano ogni singolo apparato di videosorveglianza (che comunque rimarrebbe). L’unica risposta possibile è quella cooperativa”.

[Clicca sul link per visualizzare la nota del sindaco]

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