Ambiente

Emergenza smog,
“Regione continua
a non decidere”

“Dopo 12 giorni consecutivi di superamento della soglia di Pm10, al Tavolo aria non c’era il governo regionale, perché l’assessore all’Ambiente Terzi ha preferito mandare i tecnici. Ma quelle per combattere lo smog non sono solo scelte demandate agli specialisti: sono decisioni politiche”. Questp quanto affermano Enrico Brambilla e Agostino Alloni, capogruppo e consigliere regionale del Pd, al termine della riunione del Tavolo tecnico regionale sulla qualità dell’aria, tenutasi lunedì 1 febbraio a Milano.

Come commentano Brambilla ed Alloni “L’assenza dell’assessore ha comportato proprio la conseguenza che le scelte sono state ancora una volta rimandate e che nessuna risposta è stata data dopo 12 giorni di sforamento dei valori. In particolare, Regione Lombardia continua a rifiutarsi di definire dopo quanti giorni scatta l’emergenza e quali sono gli interventi strutturali che devono entrare in vigore in automatico in questi casi”. Secondo gli esponenti Pd, l’atteggiamento della giunta Maroni sostanzialmente “abbandona a se stessi i Comuni che sono costretti a fare da soli, ma senza la necessaria regia che renderebbe più efficaci gli interventi e che deve per forza essere in capo alla Regione. Salvo poi fare lo scaricabarile sul Governo. Ma visto che la Lega è una strenua sostenitrice della macroregione, dovrebbe cominciare ad accordarsi con i territori contermini di tutta la pianura padana per decidere assieme misure drastiche e incisive e soprattutto coordinate”.
Per quanto concerne il fronte dell’opposizione, riferiscono i Democratici, “meno di un mese fa il Consiglio regionale ha approvato una nostra mozione che impegna la Giunta ad assumere un ruolo di regia per quanto riguarda le azioni di contenimento dell’inquinamento a breve, medio e lungo termine, a definire politiche organiche sul territorio per evitare il superamento dei limiti, a intensificare i rapporti con le altre Regioni della Pianura Padana e con i Ministeri interessati al fine di estendere i provvedimenti antismog in emergenza aria su tutto il territorio padano per ragioni di efficacia ed efficienza. Finora – concludono – tutto rimasto lettera morta”.

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