Cronaca

Cooperativa Solaris,
stamane lo sciopero
delle lavoratici

Nella foto, alcune delle lavoratrici presenti al presidio (© CremaOggi).

Due ore di sciopero e un messaggio inequivocabile: non è che l’inizio. Rimandata di una settimana, la protesta delle dipendenti della Cooperativa Solaris si è svolta stamattina, dalle ore 8 alle ore 10, davanti al Centro prelievi di largo Ugo Dossena. “Sta scandendo il quarto mese e gli arretrati, inclusa la tredicesima, a venerdì scorso non erano ancora stati pagati – spiega Luigino Degani, referente dell’Unione sindacale di base – vogliamo ribadire che questa situazione non può andare avanti così”.

PAGAMENTI – Sindacato e dipendenti chiedono che le promesse fatte dalla cooperativa vengano rispettate. Il 14 gennaio, i responsabili della Solaris avevano rassicurato in merito alla regolarizzazione dei contributi e al pagamento degli arretrati. Risolto il primo nodo, quello delle posizioni Inps, rimane da sciogliere il secondo: “ad oggi l’Asst ha versato gli arretrati alla Solaris, che tuttavia stamattina non aveva ancora versato quanto dovuto alle ragazze”.

PROTESTA – Quel che è certo è che la vicenda non terminerà qui. “Dovremo decidere altre iniziative da intraprendere – aggiunge Degani – è certo che indiremo un altro sciopero e per più giorni; per via della legge sulla garanzia dei servizi pubblici non potrà essere a meno di 10 giorni da questo. La lotta proseguirà fino a che la Solaris non si deciderà a versare tutti gli arretrati, noi speriamo entro la settimana”. Scadenze per ora non ce ne sono: dipenderà tutto dalle prossime mosse della cooperativa.

SALDO – Qualche sviluppo lo si è avuto solo in tarda mattina. Pochi minuti dopo l’incontro tra una delegazione delle lavoratrici e la dirigenza dell’Asst, la Solaris si è messa in contatto con la struttura sanitaria: “la cooperativa – riferisce il dottor Luigi Ablondi, direttore generale dell’Asst – ha comunicato di aver pagato a tutti gli arretrati fino al 31 dicembre 2015. Tenuto conto dei disservizi e fatte le relative diffide, ci saremmo apprestati a valutare coi nostri legali le condizione per una remissione del contratto”.

CONSEGUENZE – Il pagamento dei bonifici comunicato dalla Solaris apre due strade. La prima riguarda le dipendenti: “stiamo aspettando le buste paga per controllare la corrispondenza tra l’importo del bonifico e quanto esattamente dovuto alle lavoratrici”, conclude Degani. Il secondo concerne l’azienda sanitaria: “dovremo valutare se escutere o meno il danno – ha tirato le somme Ablondi – per ora pensiamo di mantenere la questione in stand by”. Ulteriori aggiornamenti sono attesi nei prossimi giorni.

Stefano Zaninelli

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