Furti nei negozi,
sgominata una
gang di mongoli
Nella foto, il giubbotto sequestrato.
Un Natale al fresco è ciò che spetta a G.H., venticinquenne della Mongolia, arrestato ieri dai carabinieri di Crema. Ordinanza di carcerazione confermata anche dal Pm della Procura di Cremona, in attesa del processo per direttissima al quale verrà sottoposto oggi – 17 dicembre – presso il tribunale del capoluogo di provincia. Due, invece, le denunce in stato di libertà per i complici del venticinquenne.
SOSPETTI – È stato proprio il loro comportamento in un negozio del centro Crema a trarli in inganno. Insospettita dall’interesse mostrato dai tre avventori, l’esercente li ha avvicinati per fornire assistenza. I tre asiatici, con un inglese stentato, hanno fatto intendere non fossero interessati ad articoli specifici. Ma alla commerciante non è sfuggito il giubbotto azzurro di uno dei tre, ancora abbottonato nonostante le temperature del negozio. Particolare che l’ha spinta a sbrigliare i dubbi e allertare la pattuglia di carabinieri che in servizio in centro città.
IDENTIFICAZIONE – I militari della Stazione di Crema hanno proceduto all’identificazione, dalla quale è emersa la nazionalità mongola dei tre, che non essendo in possesso del permesso di soggiorno sono stati portati in Caserma. In seguito alla perquisizione, i carabinieri hanno scoperto che le tasche interne del giubbotto erano state rivestite di una pellicola d’alluminio in grado di schermare gli oggetti ed evitare di far scattare l’allarme antitaccheggio. Inoltre, nell’auto utilizzata dai tre mongoli sono state rinvenute placche antitaccheggio asportate da capi d’abbigliamento di un altro negozio di Crema, probabilmente pronti per essere trafugati.
ARRESTO – Ad una più approfondita analisi è emerso come, dei tre, il venticinquenne utilizzasse diversi alias. Non riuscendo ad identificarlo completamente, per lui è stato disposto un fermo di identificazione della durata di 24 ore. Accertati i precedenti per furto e la falsità dei documenti forniti, inizialmente appartenuti ad un’altra persona, la procedura è sfociata nell’ipotesi di reato di falso in atti commesso da privato. Gli altri due soggetti – per i quali è stata sporta denuncia – sono stati invitati in Questura a Cremona per le pratiche relative alla loro espulsione dal territorio nazionale.
EPILOGO – L’esito delle operazioni dei carabinieri è stato possibile grazie alla sinergia tra forze dell’ordine e commercianti, collaborazione nata da qualche settimana nell’ambito della prevenzione ai reati predatori, in un periodo sensibile qual è quello in prossimità delle festività natalizie. Come spiega il capitano, Giancarlo Carraro, “sono stati predisposti mirati servizi con l’impiego di più pattuglie sia in uniforme ma soprattutto in borghese, da parte del Nucleo Operativo. L’efficacia del servizio, attraverso il concetto della cosiddetta sicurezza partecipata, ha avuto un felice epilogo”.
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