Politica

Politiche sociali:
stanziamenti regionali
per 49 milioni di euro

Buone notizie per gli enti comunali: nella seduta del 10 dicembre, la giunta regionale ha deliberato l’erogazione di 37 milioni di euro agli Ambiti Territoriali di associazione dei Comuni e 12 milioni di euro per l’inclusione sociale.

Per quanto concerne gli ambiti territoriali, le risorse derivano dal fondo nazionale per le Politiche sociali. Spiega Carlo Malvezzi, consigliere regionale Ncd: “con questi soldi diamo la possibilità a 98 ambiti territoriali lombardi di attuare interventi di politica sociale fondamentali, tra cui i servizi per l’accesso e la presa in carico da parte della rete assistenziale, per la permanenza a domicili, per la prima infanzia, i servizi a carattere residenziale per le fragilità e le misure di inclusione sociale e sostegno al reddito”. Al distretto cremasco arriveranno 607.387 euro, a quello cremonese 587.358 euro e al casalasco 147.005 euro.
Le risorse erogate per l’inclusione sociale mirano invece a finanziare interventi di “contrasto alla violenza contro le donne, ai soggetti fragili (coniugi separati o divorziati in condizione di disagio con figli), alle persone con disabilità con particolare riferimento ai progetti di vita indipendente e alle famiglie monoparentali con figli minori. Tutto questo a riprova dell’attenzione molto forte del governo lombardo nel sociale, ambito dove emergono bisogni e richieste sempre più urgenti. Proprio per tale motivo abbiamo messo in campo, dall’ottobre scorso, una misura come il reddito di autonomia, su cui, entro la fine dell’anno, il presidente Maroni ha garantito una valutazione complessiva per capirne l’impatto. Avendo a che fare con un cambiamento istituzionale importante, che vede il superamento delle amministrazioni provinciali con un taglio di risorse all’ente di area vasta che le ha sostituite, Regione Lombardia si troverà nella condizione di dover sopperire a questa situazione attraverso lo stanziamento di denaro proprio. Inoltre – conclude Malvezzi – Maroni ha richiamato la grande responsabilità che intenderemo mettere in gioco anche istituendo, a gennaio, un gruppo di lavoro con tutti i soggetti interessati per studiare l’architettura istituzionale da dare in Lombardia nel post- Province”.

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