Piscina comunale: firme
per una gestione pubblica
No al bando per i privati
No ad un nuovo bando a favore di una gestione privata del centro natatorio; sì, invece, ad una gestione sociale che mantenga la piscina in mano pubblica.
E’ il contenuto della petizione popolare e raccolta firme, già 100 quelle raccolte, avviata da Rifondazione Comunista, L’Altra Europa con Tsipras insieme a due organizzazioni sindacali, l’ U.S.B. (Unione Sindacale di Base) e il C.U.B. (Confederazione Unitaria di Base) di Crema.
Sabato e domenica saranno davanti al centro natatorio ”Nino Bellini” per convincere il maggior numero di persone che la nuova gara, che il Comune tramite Scrp ha predisposto, non offre garanzie ai dipendenti e non migliorerà la gestione.
Il primo bando, che offriva punti e premialità a chi garantiva l’occupazione ai dipendenti, è andato deserto ed ecco che l’ Amministrazione ne ha redatto un altro nel quale riduce il numero di dipendenti di almeno tre unità. Non perderanno tuttavia il posto, ma passeranno in carico ad Scrp la patrimoniale del cremasco.
Quello che invece propongono i firmatari della petizione popolare è riconoscere la valenza sociale del centro natatorio cremasco, in virtù delle 63mila presenze l’anno; di conseguenza affidarne la gestione ad un consiglio composto da diversi membri: utenti, rappresentanti dei dipendenti, dei consumatori e dell’associazionismo no – profit .
I due partiti di sinistra e le organizzazioni sindacali temono per la sorte dei dipendenti e per un aumento delle tariffe, qualora fosse un privato ad aggiudicarsi il bando per la gestione. Confidano pertanto nel bel tempo del fine settimana e sperano di convincere gli utenti della piscina comunale a schierarsi a favore di una gestione pubblica.
Sabrina Grilli
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