Cronaca

Fumo, l’Asl dà il buon esempio: divieto
anche nei cortili e sui veicoli aziendali

Niente fumo di sigaretta “in tutti gli ambienti e gli spazi che, a qualunque titolo, l’Asl di Cremona utilizza per l’esercizio delle proprie funzioni”, comprese le aree esterne e l’interno di tutti gli automezzi aziendali. E’ il nuovo regolamento adottato dall’Azienda sanitaria locale della provincia di Cremona. Non si tratta di un atto coercitivo, anche se sono previste sanzioni per il mancato rispetto della norma, ma è un atto di policy aziendale in materia di tutela della salute frutto di un percorso articolato attivato dall’Asl presso i suoi dipendenti, anche con corsi aziendali per smettere di fumare e altre iniziative di sensibilizzazione. Il provvedimento scatterà dal 6 ottobre prossimo ed è previsto da una delibera firmata il 30 luglio scorso dal direttore del Dipartimento di prevenzione medica Liana Boldori. Anche i visitatori di tutte le sedi Asl, anche in occasione di eventi promossi, patrocinati o sponsorizzati dall’Azienda, sono tenuti al rispetto della norma. In caso di inadempienza, è prevista in ultima istanza l’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dalla legge. E d’altra parte la coerenza in iniziative come questa è indispensabile: “E’ necessario – si legge nella Policy approvata con la delibera del 30 luglio – mantenere un fermo impegno a far rispettare i principi previsti dalla policy. L’applicazione coerente invia un messaggio chiaro circa l’importanza della scelta adottata”.
L’Asl “libera dal tabacco” deriva dalla constatazione scientifica dei rischi connessi con il fumo, “principale causa prevedibile di morte e disabilità in Italia – si legge ancora – Le aziende in cui si attua una chiara politica ‘smoke free” hanno una minore prevalenza di fumatori tra il personale (…)”. Insomma, l’Asl comincia con il dare il buon esempio, forte anche della partecipazione alla rete WHO (working health promotion) promossa dalla Regione Lombardia, identificando come prioritarie proprio le linee di intervento nell’area tematica relativa al contrasto al fumo di tabacco.

Resta da vedere come sarà presa la novità da parte dei dipendenti abituati a prendersi qualche ‘pausa sigaretta’ negli ambienti esterni, pratica normalmente diffusa in quasi tutti gli ambienti di lavoro. Intanto però, la palla è lanciata.

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