Collegi elettorali, provincia ‘spacchettata’
Crema con Lodi, Cremona con Mantova
Il tam tam della politica romana indica che nell’autunno del 2016 potremmo essere chiamati al voto politico con la nuova legge dell’Italicum, entrata in vigore il 23 maggio scorso ma applicabile dal primo luglio 2016). E’ previsto un taglio delle circoscrizioni elettorali (20, corrispondenti alle Regioni, rispetto alle 27 previste dal Porcellum) suddivise al loro volta in 100 collegi plurinominali (fanno eccezione Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige, per le quali sono stati reintrodotti i collegi uninominali). Il territorio cremonese sarà diviso in due parti. Una parte della provincia sarà nel collegio Lombardia 15 aggregata alla provincia di Lodi ad esclusione dei 27 comuni del collegio di Cremona (Cà d’Andrea, Calvatone, Cappella de’ Picenardi, Casalmaggiore, Casteldidone, Cella Dati, Cingia de’ Botti, Derovere, Drizzona, Gussola, Isola Dovarese, Martignana Po, Motta Baluffi, Piadena, Pieve San Giacomo, Rivarolo del Re, San Daniele Po, San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Solarolo Rainerio, Sospiro, Spineda, Tornata, Torre de’ Picenardi, Torricella del Pizzo e Voltido).
I paesi del casalasco (più Cremona) saranno con il collegio Lombardia16 e quindi con la provincia di Mantova. Ogni collegio ha una popolazione intorno ai 582mila abitanti.In Lombardia i collegi sono 17, la più affollata, seguita da Campania con 10, Lazio e Sicilia con 9. Dei 618 deputati, ben 101 sono quelli assegnati alla Lombardia (è la circoscrizione che ne elegge di più). Dodici saranno quelli eletti dalla circoscrizione estero.L’assegnazione dei seggi della Camera, avviene su base nazionale con il metodo dei quozienti interi e dei resti più alti: le percentuali ottenute dai partiti ottenuti a livello nazionale vengono proiettate sui 100 collegi, in ognuno dei quali possono essere eletti un minimo di tre e un massimo di 9 deputati (in media 6-7).
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