Politica

La tesi del M5S sulla scuola di Cl
non piace a Pd e Retescuole

La scuola di Cl, in vendita a trattativa privata

CREMA – Il Movimento 5 stelle ha diffuso un comunicato, che riproponiamo, sulla situazione scolastica a Crema che ha suscitato la reazione del Pd e di Retescuole. Ecco botta e risposta

Il comunicato del M5S

Abbiamo appreso dalla stampa di una visita del sindaco e del presidente della Provincia alla scuola ex CL. Sono passati più di 2 anni da quando la fondazione Charis è in liquidazione volontaria. Da allora la Giunta insiste nell’idea di portare in quell’area il nuovo polo scolastico per il Liceo Racchetti. Tale insistenza ha portato:

– a sciogliere l’accordo con la Provincia per la costruzione del nuovo polo scolastico a San Bartolomeo;

– a spendere € 450.000 per la sistemazione in emergenza delle scuole medie Vailati;

– a un contenzioso con la Provincia su chi debba pagare la sistemazione delle ex magistrali;

– a mantenere il Racchetti in edifici, per cui si paga un affitto, sparsi per la città;

– a non avere nessuna previsione di disponibilità della nuova sede.

Ricordiamo che l’accordo del 2012 prevedeva un primo lotto, con la costruzione della nuova sede del liceo e la sistemazione delle ex magistrali in cui trasferire le obsolete Vailati, con consegna a 3 anni. A fronte di tutto ciò e nella certezza della irrealizzabilità e del definitivo tramonto dei disegni dell’Amministrazione di Crema e delle aspettative di coloro che in questi anni si sono convintamente mobilitati per sostenerle, il M5S Cremasco, nell’interesse degli studenti e degli operatori scolastici del Cremasco, sollecita la Provincia di Cremona ed il Comune di Crema a riattivare realisticamente, responsabilmente ed immediatamente la convenzione sospesa e a procedere con la necessaria e dovuta speditezza alla costruzione del polo scolastico di San Bartolomeo, comprendente la nuova sede del Liceo Racchetti, le cucine dell’Istituto Sraffa e delle palestre, il tutto secondo i progetti disponibili, già predisposti dalla Provincia.

La risposta del Pd

La scuola di scuola di CL ad oggi è “una cattedrale nel deserto”, una ferita aperta nella nostra città.  Una ferita visibile a tutti, per la quale la nostra Amministrazione sta cercando strenuamente di porvi rimedio. Fa specie oggi la posizione dei consiglieri del M5S, e probabilmente del loro Movimento considerando che prima di esprimersi si confrontano tra loro, che chiede di “abbandonare i sogni e di avviare le cose concrete”. Rammento che il M5S, che ha fatto parte del Comitato per l’uso pubblico della scuola di Cielle, ha sempre espresso dubbi legati al costo di realizzazione del nuovo Polo scolastico nell’area della ex scuola di CL. Dubbi che oggi dovrebbero essere completamente dipanati.Non si capisce perché proprio oggi, a fronte di aste giudiziarie andate deserte, con il liquidatore che ha la possibilità di negoziare direttamente coi possibili acquirenti, con l’aumento delle probabilità di potere realizzare la nuova sede del Liceo Racchetti nell’area della ex cascina Valcarenga. Ciò non deve comunque essere l’alibi per non realizzare le cucine per l’istituto Sraffa e la nuova palestra , in Via Libero Comune. Prendiamo comunque atto delle loro dichiarazioni e ce ne faremo una ragione. Da parte nostra, finché ci sarà spazio per portare a compimento il progetto del nuovo Racchetti al posto della ex scuola di CL, perseguiremo tutte le strade che potranno portare al recupero dell’eco-mostro che deturpa il paesaggio del quartiere Sabbioni, nell’interesse della comunità e del bene comune. La scuola di CL, un regalino del centrodestra alla città, che stiamo provando a risanare.

La risposta di Retescuole

Retescuole di Crema accoglie con stupore la presa di posizione del Movimento 5 Stelle sulla prospettiva del completamento della exscuola di C.L. in zona Valcarenga a fini scolastici, recentemente diventata più concreta dopo l’incontro tra il Sindaco di Crema e il presidente della Provincia di Cremona Carlo Vizzini. Ciò che, innanzittutto, non convince è il giudizio di “sogno irrealizzabile” appioppato con molta disinvoltura al progetto (che cosa ci sia di utopistico nel 2015 nel completare una costruzione già avviata per quasi metà non è spiegato). Sconcerta, poi, ancor di più l’indifferenza mostrata da questo movimento politico, che fa del contrasto agli sprechi della spesa pubblica un suo principio fondante, di fronte alla sproporzione tra il costo del progetto Valcarenga (valutato attorno a 5-6 mln di Euro) e quello del progetto Polo di S. Bartolomeo (circa 23 mln di Euro), per il quale per altro i soldi non ci sono mai stati (vedi vicende della Fondazione Eridano). Basterebbe, comunque, anche solo questo confronto per spendersi a favore di cause che possono  inizialmente sembrare di difficile realizzazione (e infatti a suo tempo il Movimento 5 Stelle ha aderito al comitato per il recupero della exscuola di C. L.). C’è di più. Gli abitanti del quartiere di S. Bartolomeo sono stati tra coloro che hanno sostenuto più convintamente la raccolta di firme del Comitato per il recupero della exscuola di C.L. e questo sulla base delle conseguenze disastrose che un carico di circa mille nuove affluenze avrebbe su di uno spazio urbano già sottoposto ad un’enorme pressione di traffico. Non si può fare a meno di constatare come il Movimento 5 Stelle, che fa della consultazione diretta dei cittadini su ogni questione una delle sue bandiere, in questa occasione con sprezzo della coerenza tradisca radicalmente un altro dei suoi assunti fondativi.

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...