Cronaca

Un ladro di rame ustionato?
Potrebbe essere vero

CREMA – “Abbiamo notato sull’asfalto della ciclabile una lunga bruciatura, segno che i fili estratti dal tombino avevano ancora la corrente elettrica inserita e questo potrebbe significare che uno dei ladri potrebbe aver preso una bella scossa, tale da restare ustionato”. Lo dicono i tecnici del comune che hanno seguito un sopralluogo sulla ciclabile da Crema a Cremosano, la mattina del furto di rame, avvenuto nella notte dal 9 al 10 gennaio. I ladri per agire hanno spento le luci dei lampioni che illuminano la ciclabile la quale, ricordiamo, corre parallela alla strada. Per operare senza essere visti è necessario spegnere i lampioni. Ma questo non significa automaticamente togliere la corrente ai cavi. E, vista la bruciatura che si evidenzia sull’asfalto in prossimità di un tombino, si deve pensare che la corrente nei cavi era ancora presente. Detto questo, non è improbabile che il ladro maldestro sia rimasto ferito dalla scarica elettrica e sia stato portato via dai suoi compagni che poi lo avrebbero anche curato, visto che non sembra ci siano ricoveri per choc elettici. Intanto i tecnici del comune hanno fatto i conti e risultano rubati 2500 metri di cavi i territorio di Crema e alcune centinaia anche in territorio di Cremosano. Riparare i danni sarà lungo e costoso. Ricordiamo inoltre, che tempo fa un ladro di rame venne folgorato a Soncino, mentre cercava di spogliare una cabina elettrica e che anni fa un giovane subì la stessa sorte in una ditta dismessa a Spino d’Adda.

Pgr

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