Cronaca

Paullese strada killer?
Non nel cremasco

In prima pagina, l’auto del  ragazzo lodigiano dopo l’incidente mortale del 23 aprile 2014

Qui sopra, la scena dell’investimento della ciclista, a Spino d’Adda

CREMA – Sono stati pubblicati i dati dell’Automobile club italiano, relativi al 2013, in merito alla pericolosità delle strade lombarde. Al di là del fatto che i dati arrivano con un anno di ritardo, si legge che la Paullese sarebbe la strada killer al secondo posto in Lombardia, con nove morti lungo il suo tragitto che va da Cremona a Milano e nel quale sono stati registrati 89 incidenti non si sa di quale gravità. Ma il dato non può essere riferito al tratto cremasco e i numeri in nostro possesso parlano chiaro. Nel 2014 appena concluso, sei morti sulle strade del cremasco dei quali uno sulla Paullese, un ragazzo lodigiano che non si è accorto del restringimento della carreggiata, più volte segnalato, a causa dei lavori di raddoppio della strada. Nel 2013 nel tratto cremasco si sono registrati tre incidenti mortali (dei nove in totale): una moto travolta da un uomo che ha eseguito una svolta a destra senza controllare; una donna in bici travolta dal carico di un tir che trasportava un trattore; un albanese finito fuori strada in curva a causa dell’elevata velocità. Oltre alla Paullese, sul banco degli imputati c’è anche la strada Padana inferiore, meglio nota come Rivoltana, anche lei con nove morti nei sui 127 chilometri. Un vero peccato che la strada sfiori solamente il cremasco e vi penetri esclusivamente nel tratto che attraversa Rivolta d’Adda. Nel 2103 ci fu un solo incidente mortale, un motociclista travolto da un camion rimasto sconosciuto sul ponte dell’Adda. Mentre quest’anno non si sono segnalati incidenti mortali.

Pgr

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