Cronaca

Controlli serrati dei carabinieri
arresti, denunce, risse

CREMA – “Dobbiamo alzare la soglia di sicurezza del territorio. per questo motivo abbiamo impiegato più personale e pattuglie ì, specie nelle ore serali e notturne. E i risultati cominciano a vedersi”. Lo dice il capitano Giancarlo Carraro, impegnato in una serie di incontri nei vari paesi e nel coordinare i suoi uomini sul territorio per evitare l’incremento di furti e atti criminosi. E i primi risultati ci sono. Per esempio, nei controlli effettuati lunedì e martedì notte, ci sono stati un arresto per droga, una denuncia per guida senza patente, due per furto e il deferimento di ben otto romeni, impegnati a darsele di santa ragione.

L’arresto è avvenuto a Castelleone, dove i militari sono andati a bussare alla porta di un 26enne italiano del paese, processato per essere stato trovato in possesso di 33 grammi di stupefacenti nel marzo scorso e condannato a 20 mesi e 16 giorni di detenzione, senza sospensione della pena. I militari lo hanno trovato a casa e portato nel carcere di Cremona.

Da controlli effettuati sulla strada, è incappato in una pattuglia di carabinieri in prossimità di Vaiano un 49enne calabrese che ha mostrato ai militari una patente che è risultata falsa. L’uomo è stato denunciato per guida senza patente e atto falso.

Due romene sono state rintracciate in Offanengo dopo un furto due confezioni di detersivo, perpetrato ai danni di un supermercato del posto e, mentre i carabinieri fermavano le due, notavano un indiano che espletava i suoi bisogno alla luce del sole, denunciandolo per atti osceni in luogo pubblico.

Nella serata di martedì, a Ricengo i carabinieri dovevano intervenire per sedare una rissa scoppiata tra otto cittadini romeni, molti dei quali su di giri per il troppo alcol e tra i quali c’erano anche donne. Tutti sono stati denunciati per rissa ed è stata sequestrata una bacchetta da sci, utilizzata da un romeno per infierire sugli avversari .

Ultima annotazione, il ritrovament0 di un furgone rubato da una ditta che sorge nei pressi del cimitero Maggiore. Ladri volevano utilizzare il furgone per dei furti. Infatti avevano messo al mezzo delle targhe che si riferivano a un altro furgone, di proprietà dell’ospedale Maggiore, anche queste da poco rubate. Incrociando i dati, i militari sono riusciti in breve a risalire ai proprietari e a sventare, con ogni probabilità altri atti criminosi.

pgr

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