Cronaca

“La vecchia fattoria”
Il verdetto Asl:
nessuna irregolarità

Ha suscitato scalpore la denuncia sporta ai danni de “La vecchia fattoria”, il carro di animali presente domenica scorsa in piazza Papa Giovanni XXIII. Esposto che gli attivisti hanno consegnato la mattina scorsa, alla Procura di Cremona.

Sono due i punti fondamentali della diatriba. Anzitutto le condizioni in cui il bestiame versava. “Lo stato in cui sono tenuti gli animali – si legge nel testo della denuncia – non e’ assolutamente accettabile, in quanto lo stress provocato dalla folla e le corde sono assolutamente lontane dalla condizione di benessere in cui andrebbero tenuti, sia a livello etico che per legge”. Parere discorde da quanto annotato dal veterinario dell’Asl, nel verbale: “verificate le condizioni di stato oggettive generale degli animali si ritiene di dare parere favorevole”.
Secondo pilone dell’esposto è la questione dei permessi. Si legge nel documento di denuncia: “Vengono anche chiesti i necessari ed obbligatori permessi Asl”, e continua, qualche riga sotto, “non c’è permesso Asl per l’evento di quella giornata”. Qui la vicenda si complica. L’unica nota al riguardo, redatta dal veterinario preposto nel verbale del 2 marzo, recita: “non sono presenti documenti di permesso per la manifestazione”.

Interpellato in merito alla questione, il dottor Leonardo Provana, responsabile del distretto veterinario Asl di Crema, spiega: “Il fatto che i documenti non fossero presenti sul posto non significa che non esistessero”. Prosegue: “i documenti, poi, sono stati trovati e verificati, e sono qui agli atti nel fascicolo che io ho aperto e che ieri pomeriggio ho chiuso”. Nessuna contraddizione, insomma, tra quanto riportato domenica scorsa e le spiegazioni a cui si è addivenuti in questi giorni. “Il dottor Casirani – racconta il dottor Provana – domenica ha rilevato che non c’erano problemi di benessere sul posto; i documenti non erano presenti sul posto ma ha aperto un fascicolo finalizzato a verificare l’esistenza di tutti i permessi necessari, che poi sono stati acquisiti, e quindi il problema è stato puntualmente risolto”. E il caso? “Il caso – conclude Provana – l’ha creato una persona che ha fatto una segnalazione e ha richiesto un intervento, com’è permesso fare, dato che siamo in un paese libero. L’intervento è stato svolto, con l’approfondimento da parte degli organi competenti”.
La vicenda, dunque, parrebbe concludersi così, con una denuncia rimasta orfana di avallo da parte dall’Asl.

Zeta

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