Si scatena in tribunale
Senegalese arrestata
lancia offese al giudice
E’ finita in manette per evasione dagli arresti domiciliari e per resistenza a pubblico ufficiale e oggi è apparsa in tribunale per la direttissima davanti al giudice Maria Stella Leone. Lo stato di alterazione e di agitazione dell’imputata, A.N., 28enne senegalese, ha reso lungo e difficoltoso il processo, al termine del quale il giudice ha convalidato l’arresto e disposto il carcere per la senegalese, almeno fino all’udienza del 14 marzo (il difensore ha chiesto ed ottenuto i termini a difesa), quando l’imputata verrà giudicata. Durante il procedimento, la donna se l’è presa con il giudice, al quale ha lanciato pesanti offese e minacce. Le ingiurie sono proseguite anche fuori dall’aula, nonostante i numerosi tentativi degli agenti del Commissariato di riportare la 28enne alla calma. A.N., di professione escort, è stata è stata fermata ieri mattina in viale Europa a Ombriano dalla polizia che era stata chiamata per una lite tra la giovane straniera e un cliente, un calciatore della Pergolettese. La 28enne non ha però gradito l’intromissione della polizia, tanto che ha cominciato ad inveire contro gli agenti, rifiutando di farsi identificare. Per questo motivo è stata sottoposta a fermo. Solo grazie alle impronte digitali si è potuti risalire alla sua identità. E’ stato quindi accertato che la donna non era in regola con le norme sul soggiorno in Italia ed è emerso che era già stata arrestata alla fine del mese di febbraio per una rapina impropria commessa a Milano: in un locale aveva derubato alcuni clienti. Proprio per questo reato avrebbe dovuto trovarsi agli arresti domiciliari, una misura che però la senegalese non ha rispettato.
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