Cronaca

L’hospice raddoppia: 14 posti letto
Obiettivo raggiunto grazie alle donazioni

L’hospice raddoppia. E’ questo il primo traguardo raggiunto della ristrutturazione della Fondazione Benefattori Cremaschi, in atto da qualche mese e che porterà ad una struttura rinnovata e in linee con le normative. I lavori, iniziati dopo lo stop alla cittadella dell’anziano, saranno finiti entro la metà dell’anno, ma da qualche giorno sono arrivati alla fine per quanto riguarda le sei nuove camere della sezione dedicata alle cure palliative. Da otto a 14 posti letto totali, resi possibili anche grazie al finanziamento di privati.
A presentare la nuova ala dell’hospice, che una volta terminati i lavori ingloberà anche l’attuale ingresso, il presidente della Fondazione, Walter Donzelli, con il vicepresidente Franco Conz, il direttore generale Foina e il direttore sanitario Diego Dolci.
“Nel 2012, – ha esordito Donzelli – siamo riusciti ad ottenere i sei posti letto che la Regione aveva assegnato alla nostra provincia, grazie alla collaborazione anche dei sindaci e dei consiglieri regionali. Ora il lavoro, costato 500mila euro, è terminato, e possiamo quindi offrire un nuovo servizio migliorato ai pazienti”. Non nasconde il fatto che con questi posti letto la Fondazione potrà anche tirare un sospiro di sollievo per quanto riguarda i costi, dato che il disavanzo per l’hospice, con otto posti letto, si aggira intorno alle 250mila euro.
Un’operazione, ha specificato Donzelli, resa possibile anche grazie ai benefattori che hanno finanziato l’arredo delle singole camere, che si aggira intorno alle 5mila euro a camera. Ad offrire l’arredo Giovanna e Giulia Duse, il Lions Club Crema Host, Alberto Doldi in ricordo di Amalia e Gabriele Cattaneo, gli amici di Davide Cecoro, Orsola Fornaroli in ricordo della sorella Maria Teresa e i collaboratori della Ancorotti Cosmetics in ricordo di Enrica Tarenzi Ancorotti. Per l’occasione sono stata scoperte anche tre lapidi dedicate ai benefattori della Fondazione, che in questi anni hanno dato una consistente mano al bilancio dell’ex Kennedy. Si tratta della Banca Cremasca di credito cooperativo, che ha concesso prestiti agevolati, di Ernesto Patrini che ha donato alla Fondazione 900mila euro e di Olga Mauri e Antonio Schiavi che hanno lasciato in eredità all’ex Kennedy la loro villa e un milione di euro. “Siamo felici per questi risveglio delle sensibilità dei cremaschi verso la Fondazione. Noi abbiamo un bilancio da 18milioni di euro, che però ha dei problemi anche a causa dei continui tagli da parte della Regione. E in questo periodi di vacche magre la situazione è sempre più difficile da gestire”, ha concluso il presidente Donzelli.

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