Cultura

Quando Faber vide ‘Nina volare’
nella cascina Ronco Todoschino
Ricordi dal set cremasco del video

Tredici album registrati in studio; i singoli, a svolazzo nella discografia; la poesia dei testi. Questo è il retaggio di Faber, l’eredità concreta, tangibile. E poi c’è tutt’una pioggia di emozioni, legate a doppio filo dall’ascoltatore alla canzone. Qualcosa che ognuno degli estimatori di Fabrizio De André porta con sé, come un segreto da custodire gelosamente. Una storia di emozioni che Vittoria Polimeni, giovanissima attrice, quasi per caso,del video “Ho visto Nina volare”, ha deciso di condividere.

Era l’estate del 1996 quando il grande e compianto cantautore genovese, sceglieva il Cremasco per il video di uno dei grandi pezzi del suo ultimo album, “Anime Salve”. Uno scorcio di vita rurale cremasca, la cascina Ronco Todoschino a Salvirola, dove De Andrè ha raccontato la storia della sua Nina, (Nina Manfieri) che da piccolo vedeva volare sull’altalena della cascina dell’Orto a Revignano d’Asti, dove Faber ha vissuto da bambino. E lì, a Salvirola, viveva Vittoria con la famiglia, così come nella zona aveva trascorso del tempo Dori Ghezzi, moglie di De André. E proprio durante un giro nelle campagne cremasche che la Ghezzi vide e si innamorò così tanto della cascina che decise di proporla per il video del compagno.
Così ecco l’arrivo la troupe con i piccoli attori, alla ricerca del luogo e dei personaggi da inserire nel filmato. Ed ecco come Vittoria è finita ad interpretare la giovane lavandaia, nel video di uno dei cantautori più amati d’Italia.

Ma come ha vissuto l’esperienza Vittoria, qual è il ricordo più vivo?
“Io non avevo mai vissuto un’esperienza del genere. Quindi, già vedere le telecamere, il regista, il ciak… Sono tutte cose che m’hanno colpita parecchio. Il fatto che davvero esistesse il “ciak, si gira!” era forse la cosa che più m’è rimasta impressa. Non mi aspettavo che davvero lo facessero! Era davvero qualcosa che non avevo mai vissuto. Ora è ancora un ricordo vivissimo. Me lo ricordo proprio bene, come fosse ieri! Forse anche perché, rivedendo il video, mantengo vivi nella memoria quei momenti, un pezzo della mia vita impresso per sempre. Riguardo spesso quel video, perché amo molto De Andrè ed essere stata parte di una sua opera è ancora… emozionante”

E Faber, ha qualche ricordo di lui? Era presente o no alle riprese?
Purtroppo no. Era già molto malato in quel periodo quindi non era presente. Dicono che fosse passato, a guardare il luogo, ma non l’ho incontrato.

Meno di tre anni dopo, la notte dell’11 gennaio 1999, alle ore 02:30, Fabrizio De André moriva all’Istituto dei tumori di Milano, dove era stato ricoverato con l’aggravarsi della malattia. Aveva 58 anni, ne avrebbe compiuti 59 il successivo 18 febbraio.

(Guarda il video di ‘Ho visto Nina volare‘)

CREMA PENSA A DEDICARE UN LUOGO AL CANTAUTORE
Intanto la città sta pensando ad un luogo da dedicare al cantautore genovese. Nel 2009, a dieci anni dalla morte, il consiglio comunale chiese all’amministrazione di intitolare una via della città a De Andre’. “Oggi – annuncia Matteo Piloni dalla sua pagina Facebook – vogliamo concretizzare quella proposta, nel quindicesimo anniversario della sua scomparsa, grazie anche all’impegno degli assessori Fabio Bergamaschi e Paola Vailati. Non so se saranno i giardini, ma si sta lavorando ad individuare un luogo adatto. Per dare forza all’iniziativa stiamo facendo una raccolta firme. Chi volesse firmare può tranquillamente contattarmi. Anche Gio Bressanelli nel suo concerto di domani (sabato 11) a Romanengo, nel quale riproporrà l’album Anime Salve, promuoverà la raccolta firme”.

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