Cronaca

Bus, viaggio al gelo
senza riscaldamento
Pendolari in protesta

Fuori meno quattro gradi, dentro zero. E’ questa la temperatura che questa mattina c’era sull’autobus della linea K521 da Crema a San Donato Milanese delle 7. Esasperati per i disservizi i pendolari, dopo aver viaggiato al gelo, hanno scritto per l’ennesima volta a Autoguidovie, chiedendo di avere mezzi migliori e soprattutto ora che arriva l’inverno dotati di riscaldamento funzionante.
L’ennesimo disservizio al quale i dipendenti Eni aggiungono l’ennesima serie di lamentele rivolte alla società del trasporto pubblico, dicendo di sentirsi presi in giro e soprattutto scoraggiati ad utilizzare i mezzi pubblici. Mezzi, dicono, malridotti e sempre in ritardo anche per via delle scelte dei percorsi come “l’inutile giro dell’autobus ex Eni alla alla metropolitana M3 prima di raggiungere i palazzi Eni. Per la cronaca di autobus che vanno in M3 ce ne sono (6.40, 6.50, 6.55, 7.05, 7.10, 7.25, 7.40) qual è la necessità di far transitare anche i bus che erano dedicati ai palazzi Eni? con il conseguente aumento del tempo di viaggio ed un ritardo all’ingresso al lavoro. Stamattina poi (e capita quasi ogni giorno) un solo passeggero è sceso alla M3”.
Ultima serie di lamentele che si aggiungono a quelle della scorsa settimana partite dai pendolari delle linee K510 e K511 che collegano il territorio con la stazione di Treviglio, visti i lavori in corso sulla Rivoltana. Corse sempre in ritardo, modifiche agli orari e ai percorsi che i pendolari non hanno digerito, assenza di bus dopo le 9,30. Oltre al fatto che dopo l’incontro a Rivolta d’Adda tra Autoguidovie, istituzioni e pendolari nulla sia cambiato. Un guerra senza fine.
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