Cronaca

Turbativa d’asta: alla
sbarra il sindaco di
Agnadello, Belli si difende

Nella foto, il sindaco Belli

Del reato di abuso d’ufficio e turbativa d’asta, Marco Belli, sindaco di Agnadello, deve rispondere davanti al collegio presieduto dal giudice Pierpaolo Beluzzi e dai colleghi Christian Colombo e Tiziana Lucini Paioni. A processo c’è anche l’ex assessore all’Urbanistica (ora consigliere) Luigi Uberti, quest’ultimo accusato di tentata concussione. Per quel che riguarda Belli, il nodo del contendere riguarda la  gara relativa ai lavori di realizzazione dell’impianto di raffrescamento della scuola elementare. Con lui sono imputati gli imprenditori Pier Luigi Sonzogni, Gian Luca Zatta, e Piccoli, titolari di aziende termoidrauliche  che hanno partecipato alla gara. La scuola elementare destinataria dei lavori di raffrescamento era stata inaugurata nel 2008. Nel 2009 c’era stato il cambio di amministrazione e la nuova giunta di centro destra aveva deciso di intervenire sugli impianti per un costo di 200.000 euro. La gara era stata vinta dall’impresa idraulica Idrotermo Cremasca di Pierluigi Sonzogni. Quattro i consiglieri del gruppo di minoranza (tra loro anche Giovanni Calderara) che nel 2010 avevano inviato alla procura l’esposto che ha dato origine alle indagini. Per l’accusa, ci sarebbe stata una presunta violazione, da parte del sindaco e dell’ex segretario comunale Anselmo Cicco, uscito dal processo con un patteggiamento, di numerosi articoli del Codice degli Appalti, in particolare sulla partecipazione del progettista Sonzogni alla gara d’appalto per l’esecuzione dei lavori da lui progettati.

LE DICHIARAZIONI SPONTANEE DEL SINDACO BELLI

Oggi il sindaco Belli si è difeso, dicendo di non aver commesso alcuna violazione in merito alla gara. “Vorrei segnalare che i problemi che ci siamo trovati ad affrontare, relativi alla nuova scuola primaria, lasciatici dalla vecchia amministrazione, sono stati sollevati in fase di progettazione e riportati dall’allora minoranza, attuale maggioranza, nell’osservazione presentata il 27 marzo 2006”. Il sindaco, in una dichiarazione spontanea, ha raccontato le “pecche progettuali” della scuola elementare, tra cui “l’inadeguatezza degli impianti realizzati in precedenza che costringevano i bambini a boccheggiare a causa delle elevate temperature raggiunte all’interno delle classi, la completa mancanza di ricambi d’aria, come già segnalato più volte dalla direzione didattica, dai genitori, insegnanti e alunni”. Dunque, “si configurava una vera emergenza igienico-sanitaria”. “Come amministrazione comunale di Agnadello”, ha continuato, “decidemmo di partecipare al bando regionale” ed “esaminato il progetto predisposto dal perito industriale Sonzogni Pierluigi, la Regione Lombardia, con decreto 2 luglio 2010, numero 6626, aveva concesso un finanziamento… Veniva così intrapresa per la parte impianti meccanici la selezione per l’affidamento dei lavori per un importo di circa 146.608 euro con il sistema del cottimo fiduciario su scelta del segretario. L’applicabilità della procedura del cottimo fiduciario era legata alla possibilità di avere un importo sotto i 200mila euro e che l’attività da finanziare è da considerarsi una manutenzione impiantistica straordinaria”. Così “furono invitate cinque aziende conosciute della zona che avessero i requisiti. Ovviamente nessuna impresa sapeva quante aziende vennero invitate, per una maggiore tutela dell’ente. La procedura di selezione si concluse il 13 ottobre 2010 con l’aggiudicazione a Idrotermo Cremasca srl con un ribasso del 2 per cento dal prezzo a base di gara”. Il sindaco Belli ha ricordato “le polemiche da parte dei consiglieri di minoranza con interrogazioni e volantini distribuiti ai cittadini, definendo illecita l’assegnazione dei lavori alla Idrotermo Cremasca, in quanto il progettista Sonzogni era anche socio nella ditta”. “Il cottimo fiduciario”, ha spiegato, “è una procedura selettiva” e “la norma non pone nessun divieto alla partecipazione del progettista”. In seguito “alle polemiche scatenate dal gruppo di minoranza, la Idrotermo Cremasca decise di rinunciare all’aggiudicazione”. L’appalto venne poi aggiudicato “alla seconda arrivata, la termoidraulica Zatta, che realizzò entro i tempi previsti dalla Regione la cantierizzazione e l’inizio dei lavori”.
Belli ha sottolineato che “nel caso del conferimento dell’incarico alla termoidraulica Zatta, l’amministrazione non aveva alcun obbligo di indire nuova gara, anz,i godeva del potere discrezionale di valutare la convenienza delle offerte presentate”. Inoltre, “c’era la necessità di salvaguardare l’ottenuto finanziamento regionale”. Infine il sindaco ha segnalato “che ad oggi la realizzazione dell’impianto ha portato la situazione di vivibilità della struttura a degli ottimi livelli di confort”.

Per le conclusioni, l’udienza è stata aggiornata al prossimo 18 marzo.

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