Come battere la crisi
Imprenditori a ‘lezione’
da Paolo Ruggeri
Ore diciotto, Sala Pietro da Cemmo gremita, come si confà agli avvenimenti importanti. In piedi, a fare avanti e indietro per il corridoio, c’è Paolo Ruggeri, imprenditore ed autore di importanti testi di management e leadership. Un incontro a metà tra la presentazione del nuovo libro – “Piccole e medie imprese che battono la crisi” – ed una lezione sulle strategie motivazionali. Perché, come lui stesso sostiene, è importante non dimenticarsi di quelle piccole e medie imprese italiane che riescono ancora ad aumentare il fatturato, nonostante la crisi. Aziende molto spesso diverse tra loro, ma accomunate dal fatto di aver messo in atto una serie di strategie piuttosto simili. Un esempio? Occuparsi delle cause interne all’impresa, delle azioni messe in atto, e non giustificare un bilancio disastroso con il perdurare della crisi.
L’obiettivo dell’incontro, organizzato dalla Cassa di risparmio Sparkasse e dalla Libera Associazione Artigiani, vuol essere quello di “provare a dare un impulso di ottimismo”, dichiara Lorenza Branchi, direttrice della Sparkasse. “Un ottimismo cosciente – specifica la direttrice –, di chi pensa che sì, ci sono dei problemi, ma che non ci sono problemi che non si possano risolvere”. Per far ciò, sostiene Marco Bressanelli, presidente della Libera Artigiani, «ci voleva qualcuno che ci dicesse “si può fare””. E chi meglio di un imprenditore, con imprese in vita e sane sparse per tutto il mondo?
Nel sessantennale della Libera Associazione Artigiani, ricorda Bressanelli, “ciò che lega gli artigiani di sessant’anni fa a quelli di adesso è quel coraggio, quella tenacia nel portare avanti le proprie idee». Perché, nonostante i tempi avanzino, e la società muti, «per un artigiano la felicità è realizzare le proprie idee”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA