Edilizia, crisi sempre più nera
E’ boom della cassa integrazione
Tra i sintomi evidenti della crisi sul territorio ci sono le grosse difficoltà che sta attraversando l’edilizia: è boom della cassa integrazione. Le imprese del settore, soprattutto quelle di piccole dimensioni, faticano davvero di questi tempi. Molte sono costrette a chiudere. In generale, tutta la sfera delle attività legate agli immobili è stata duramente colpita. I problemi con l’accesso ai prestiti bancari si ripercuotono sugli acquisti di nuove abitazioni o e sull’avvio di lavori di ristrutturazione. Calano sensibilmente le compravendite, il lavoro delle attività di mediazione non è più quello di una volta.
Incremento vertiginoso delle ore totali di cassa integrazione registrate nell’edilizia. I dati arrivano dall’ultimo report stilato dalla Cgil regionale. Se nel 2012, tra gennaio e agosto, in provincia le ore, complessivamente, erano 390.430, nello stesso periodo 2013 sono arrivate a 497.757: +27,49%. Nel dettaglio, quelle autorizzate agli operai sono passate da 347.395 a 418.895 (+20,58%). Quelle degli impiegati sono cresciute in modo ancora più deciso: da 43.035 a 78.862, +83,25%. Solo Bergamo, Varese e Milano fanno peggio. In regione le ore totali sono passate da 11.203.700 a 15.263.622 (+36,24%), quelle autorizzate agli operai da 10.084.437 a 13.105.289 (+29,96%), quelle autorizzate agli impiegati da 1.119.263 a 2.158.333, crescita che supera il 90% (per la precisione:+92,84%).
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