Strage Lampedusa,
Bordo (Sel): ‘Le parole
oggi sono finite’
Ennesima tragedia nel Mediterraneo, al largo di Lampedusa. Un barcone di migranti è naufragato a circa mezzo miglio dell’Isola dei Conigli. Centinaia di persone, tra le quali una trentina di bambini e tre donne incinte, sono cadute in acqua. E’ stata una vera e propria strage. “Il senso dell’abisso si tocca con le notizie tragiche di ciò che è accaduto a Lampedusa – commenta il deputato cremasco di Sinistra Ecologia e Libertà, Franco Bordo- L’orrore per i morti, per le vite perdute dei bambini, per la mattanza dei disperati non scompare chiudendo gli occhi. Oggi, a Lampedusa, le parole sono finite”.
“Non vogliamo più sentire parole dal peso nullo – continua Bordo – non possiamo più, in virtù della stessa nostra umanità, far finta di non comprendere le cause vere di quanto è avvenuto e le responsabilità che non si fermano certo al criminale scafista. I morti di oggi sono le vittime delle politiche di oppressione e di sfruttamento di intere regioni del mondo ma anche, più direttamente e più immediatamente riguardanti il nostro Paese, della Fini-Bossi e della L. 94/2009 (che istituisce il reato di clandestinità e costringe i disperati a tragiche traversate). Oggi le scelte politiche fattive urlano la loro improcrastinabilità e quindi farò tutto quanto in mio potere affinché vengano abolite la Fini-Bossi e la L. 94/2009 e si lavori da subito all’adozione dello jus soli. Oggi, più che mai, il nostro Parlamento deve rispondere con un fatto di civiltà e non con parole di cordoglio che hanno un sapore ipocrita”.
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