Economia

Polo fieristico, discussione aperta
L’idea interessa alla associazioni
Diverse proposte per il luogo

Polo fieristico a Crema, primi interessamenti da parte delle associazioni e degli imprenditori. L’idea lanciata dal presidente del consiglio comunale, Matteo Piloni, all’indomani del flop della fiera di San Pantaleone trasferita nell’area industriale dell’ex Olivetti, e dei primi contatti tra l’amministrazione e l’ente CremonaFiere, sta cominciando a raccogliere consensi nel territorio. Tanto che l’argomento sarà oggetto di discussione martedì in casa della Libera associazione artigiani. ‘Il deludente evento di San Pantaleone, organizzato in un parcheggio alla periferia della città, l’obbligo delle banche di organizzare assemblee di bilancio nelle palestre, stanno a significare che Crema ha un urgenti bisogno di uno spazio dove organizzare mini fiere, business meeting, convegni. Oggi una struttura di tal genere manca in questa prte del territorio che è stata definita il motore della provincia. Una carenza che deve essere colmata perché è un’opportunità ulteriore di sviluppo del Cremasco”, scrive la Libera Artigiani che immagina un polo fieristico collegato a CremonaFiere, ma senza esserne il braccio lungo, da realizzare nel minor tempo possibile. Dove? Secondo la Libera Artigiani, o meglio secondo il suo presidente Marco Bressanelli, l’ideale sarebbe l’area ex Voltana. O per lo meno così avrebbe dichiarato al giornale del Partito Democratico. “Non solo uno spazio economico ma anche polifunzionale e culturale. Un polo strettamente collegato con la Fiera di Cremona che sappia valorizzare l’eccellenze del territorio, l’agro-alimentare, la meccanica di precisione, l’arte organaria e la cosmesi”. Per quanto riguarda l’area su cui dovrebbe sorgere il polo fieristico, Bressanelli aggiunge “mi pare che la più papabile sia la ex Voltana, ci sono i parcheggi ed è facilmente raggiungibile”. Un luogo diverso da quello ipotizzato fino ad ora soprattutto da Matteo Piloni, cioè Ombrianello.

“Ho già sentito di alcune preferenze circa il luogo più idoneo ancor prima di capire se c’è condivisione su un progetto di questo tipo. Io ho la mia idea: il podere di Ombrianello sarebbe il luogo migliore dove sviluppare un progetto di questo tipo, e non la Pierina, troppo “interna” alla città. Ma prima di dividerci sul “dove” è importante capire la forza di questo territorio su un progetto di questo tipo. Le associazioni di categoria, le forze politiche, le imprese che grado di interesse hanno in un progetto di questo tipo? Da qui si deve partire. Il traguardo, poi, si costruisce insieme”, ha dichiarato Piloni.

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