Cronaca

Trasporti, pendolari sul piede di guerra
Sotto accusa la tessera ‘Io viaggio’ :
‘Nessuno attrezzato per le ricariche’

Trasporti, nuove proteste. Sul piede di guerra i pendolari della linea da Vailate a Milano, che anche a causa dei lavori sulla Rivoltana, in questo periodo stanno subendo una serie di disagi e devono raggiungere il capoluogo lombardo con il treno. E proprio qui sta il problema. Al dì la del fatto che nonostante le ripetute richieste dei pendolari non è ancora stata ripristinata la fermata capolinea in Corso 22 Marzo, il nuovo servizio costringerà i pendolari ad un continuo interscambio tra treno, metro e autobus. Il problema? La tessera Io Viaggio, la famosa tessera che avrebbe dovuto agevolare i pendolari che utilizzano più mezzi di trasporto, ma che in realtà è inutilizzabile perché non è possibile ricaricarla sugli autobus e neppure nelle rivendite dei paesi. Lamentano infatti i pendolari in una lettera indirizzata all’ex presidente della Provincia, Giuseppe Torchio: “Provincia ed Agi hanno provveduto ad istituire navette per la Stazione di Treviglio negli orari di punta. Tutto ciò a distanza di tre settimane dall’inizio del nuovo servizio e a meno di un mese dall’annucio trionfale  di esser stata la prima Provincia ad avere un nuovo contratto di trasporto locale che ha scontentato la maggioranza dell’utenza dal Casalasco al Cremasco per non parlare dei cittadini Cremonesi. Nonostante questo le autorità politche Provinciali tacciono ed Agi e Provincia si sono ben guardate di ripristinare il capolinea in Corso 22 Marzo per cui dopo un ora e mezza di autobus si verrà comunque scaricati nel nulla. A questo si aggiunga che il nuovo servizio ci costringerà a numerosi interscambi tra treni metro ed autobus ed Agi non ha ancora a distanza di un anno attrezzato alcun suo mezzo per  la tessera magnetica IoViaggio. Lo stesso dicasi per i controllori e soprattutto anche in un paese come Rivolta con tre rivendite e più di 8000 abitanti (+ di 300 abbonati) nessuna è attrezzata per la ricarica della tessera magnetica. Prima di affidare un contratto di otto anni i nostri amministratori avrebbero dovuto verificare che l’azienda fosse attrezzata per garantire un servizio adeguato di nuovi autobus”. Un nuovo disagio per il quale i pendolari puntano il dito anche contro le amministrazione rea di non interessarsi al problema: “In tutto questo – scrivono – tranne l’amministrazione di Rivolta gli altri comuni con una popolazione che supera i 12 mila abitanti non si interessano minimanmente del fatto che non avranno più collegamenti diretti per il centro di Milano ma le opposizioni se non gli amministratori stanno dormendo?”, concludono i pendolari sempre più sul piede di guerra.

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